Lunedì, 23 Dicembre 2024

Mobilità, Legambiente: i napoletani preferiscono spostarsi in auto e a piedi

Per muoversi in città i napoletani non riescono proprio a lasciare auto e moto a casa. E non per pigrizia, ma semplicemente perché il trasporto pubblico locale è considerato carente e inefficiente.

Complici la pandemia, la crisi energetica e l’inflazione, in generale a Napoli, rispetto al 2019, aumenta la percentuale di cittadini che si spostano in auto, mentre la bici è utilizzata ancora troppo poco. La buona notizia è che si registra un incremento anche della percentuale di chi preferisce camminare a piedi.

Si tratta di dati che emergono dal nuovo sondaggio Ipsos-Legambiente sui comportamenti e le propensioni di mobilità degli italiani, somministrati sia su scala nazionale, sia con un focus sulle grandi città di Milano, Torino, Firenze, Napoli e Roma.

I cittadini sono pronti, ma i trasporti pubblici no

«Quella scattata dal nostro sondaggio – commenta Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania – è una fotografia che non ci coglie di sorpresa. Sono dati che ci aspettavamo, ma che comunque lasciano un po’ di amarezza. Abbiamo riscontrato che i cittadini sono sensibili sui temi dell’ambiente, della sostenibilità, e l’incremento del numero di coloro che si spostano a piedi ci fa ben sperare. Purtroppo, però, ci vuole una grandissima forza di volontà  e una forte “convinzione ecologica” per lasciare l’auto a casa in una città che va in tilt alla prima goccia di pioggia. Perché il cittadino, che va al lavoro e non solo, dovrebbe subire attese infinite, ritardi di ore e tutti i disservizi del trasporto pubblico locale?».

Stili di mobilità più sostenibile e conversione dei trasporti all’elettrico

L’indagine rientra nell’ambito della Clean Cities Campaign, network europeo di associazioni ambientaliste e movimenti di base che ha l’obiettivo di migliorare in modo radicale la qualità dell’aria attraverso stili di mobilità più sostenibile, ridistribuzione dello spazio urbano per le utenze deboli e conversione dei trasporti all’elettrico.

I dati emersi dal monitoraggio evidenziano che si continua a usare spesso l’auto, anche nei tratti brevi e soprattutto fuori dai grandi centri abitati. A Napoli, sul totale degli spostamenti, rispetto al 2019, il 39% del campione dichiara di usare di più l’automobile, mentre chi dichiara di usarla meno è solo il 16%. Nonostante ciò, si percorrono complessivamente meno distanze in automobile rispetto al 2019 (dati MITE sui consumi carburanti).

Trasporto pubblico locale: scomodo e inaffidabile

Il vero ostacolo della mobilità napoletana resta il trasporto pubblico locale, usato di meno dal 31% degli intervistati, rispetto al 2019. L’uso aumenta solo per il 17%, immutato per il 36%. Le motivazioni?  Troppo scomodo,  frequenza delle corse scarse e orari inaffidabili.

Così, la maggior parte dei napoletani, sia per le brevi che per le lunghe distanze, usa soprattutto l’automobile, di età media 12 anni, quindi più inquinante e con alti consumi. L’auto nuova non è più per tutti. Da un lato il prezzo medio di acquisto è aumentato del 32% nell’ultimo decennio, passando da 18.857 euro del 2012 a 24.891 euro del 2021 (dati Unrae), dall’altro il potere d’acquisto medio è diminuito.

Spostarsi a piedi: il progetto “Città 15 minuti”

Rispetto a 4 anni fa, il 44% degli intervistati si muove di più a piedi. Camminare  permette di risparmiare sul carburante o sul singolo biglietto dell’autobus, quando il tragitto è breve. Con questa nuova tendenza, diventa rilevante la “città 15 minuti”, il ridisegno urbanistico che intende progettare tutti i servizi essenziali in prossimità della residenza: il lavoro, i negozi, l’assistenza sanitaria, l’istruzione, il benessere, la cultura, lo shopping e il divertimento.  Un progetto che nelle città dense in parte esiste già. 

In leggero calo l’uso della bicicletta

Per quanto riguarda l’uso della bicicletta, anche se di poco, si registra un calo: il 22% dei napoletani intervistati ne ha ridotto l’utilizzo, mentre solo il 11% l’ha incrementato. A Milano e a Firenze, invece, l’uso è aumentato nel 21% dei rispondenti. I dati mostrano che dove vengono messe in campo politiche che indirizzano la nuova mobilità si arriva a cambiamenti positivi.

Sì all’auto elettrica, ma con incentivi all’acquisto e più punti di ricarica

In generale, gli italiani sono ben disposti a lasciare l’auto qualora ci fossero strade più sicure e la velocità massima in centro fosse limitata a 20-30 km all’ora; e in favore del trasporto pubblico e condiviso, qualora ci fossero servizi più efficienti, diffusi ed economici. Inoltre, la maggioranza dei napoletani è favorevole al divieto progressivo alla circolazione di mezzi inquinanti nei centri abitati.

Inoltre il 70% degli intervistati è intenzionato ad acquistare un’auto completamente elettrica nei prossimi 1-2 anni, soprattutto se ci fossero sufficienti incentivi all'acquisto e fosse più facile trovare punti di ricarica in città. 

Mobilità sostenibile: accelerare il passo con interventi mirati

Napoli non è fanalino di coda, ma per quanto riguarda la mobilità sostenibile resta indietro rispetto alle altre città.

«Purtroppo – continua la direttrice di Legambiente Campania – la città è molto indietro sulle politiche di mobilità sostenibile e il percorso in tale direzione procede con lentezza. Da anni, noi associazioni chiediamo di accelerare il passo con interventi mirati, come il potenziamento del trasporto locale, l’ampliamento delle piste ciclabili, le zone a traffico limitato. Alle istituzioni offriamo sempre una mano e continueremo a candidarci per partecipare ai tavoli di co-progettazione, così da offrire idee e spunti precisi, anche condividendo i risultati di questo sondaggio».

Donatella Alonzi
Author: Donatella Alonzi
Giornalista professionista e videomaker. Animalista convinta, mamma di Lucia e di Bella, la sua buffa cagnolina.

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