Un giorno da disabile al Colosimo: quanto ancora c'è da fare per abbattere le barriere
C’è ancora tanto da fare per abbattere pregiudizi e barriere, materiali e culturali, che riguardano il mondo della disabilità. È quanto emerso dall’iniziativa “Un giorno da disabile” che si è tenuta ieri a Napoli, presso la sala dello storico edificio che ospita l’Istituto regionale per non vedenti ed ipovedenti Paolo Colosimo, per sensibilizzare l’opinione pubblica sula vita quotidiana delle persone con disabilità.
All’incontro, organizzato dal Garante dei Disabili della Campania Paolo Colombo, (in collaborazione con il Gruppo di imprese sociali Gesco, la Fondazione Strachan Rodinò e il portale Napoliclick) e moderato dal giornalista Pier Paolo Petino, si è parlato di diritto alla salute e delle opportunità mancate a causa di leggi mai rispettate nonché del superamento delle barriere architettoniche e non solo.
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In particolare, i relatori hanno passato in rassegna la legge delega sulla disabilità appena approvata dal Governo, che segna una svolta positiva ma non basta, anche per l'insufficienza di risorse appostate. Come ci racconta Nazaro Pagano, presidente nazionale ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili), intervenuto insieme a Mario Mirabile, presidente della Fondazione Strachan Rodinò; Lorenzo Latella, segretario generale di Cittadinanza Attiva/Tribunale diritti del malato; Giuseppe Trieste, presidente onorario dell’associazione Fiaba onlus.
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Nel corso della giornata, i giovani ospiti dell’Istituto Colosimo si sono cimentati in performance artistiche e musicali, con cui hanno dimostrato alla platea dell’incontro i risultati ottenuti grazie ai percorsi formativi e umani realizzati all’interno della struttura di Santa Teresa degli Scalzi. Presente anche l’assessore al welfare del Comune di Napoli, Luca Trapanese, a cui abbiamo chiesto di raccontarci quello che sta facendo l’amministrazione comunale su questi temi.
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