Violenza sulle donne: i dati sempre più allarmanti
Sono 104 le donne uccise dall’1 gennaio al 20 novembre 2022 in Italia. Ottantotto delle vittime sono state ammazzate in ambito familiare, e di queste 52 uccise dal partner o dall’ex compagno. Da inizio anno in Campania si contano sette vittime di femminicidio.
Si tratta di dati che emergono dal report del Servizio analisi criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale che monitora l’andamento dei reati riconducibili alla violenza di genere (qui il report).
Analizzando i numeri di questo periodo rispetto a quello analogo del 2021 si nota una diminuzione del numero delle vittime di genere femminile, che da 109 diventano 104 (-5%). Si assiste inoltre a un calo dei delitti commessi in ambito familiare e affettivo, che passano da 94 a 88 (-6%).
Rispetto allo stesso periodo del 2021 risulta in flessione anche il numero delle vittime donne uccise dal partner o dall’ex, che passano da 62 a 52 (-16%).
Le forme della violenza
Secondo i dati diffusi dall’Istat, il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788mila) ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% (4 milioni 353mila) ha subito violenza fisica, il 21% (4 milioni 520mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652mila) e il tentato stupro (746mila).
Ha subito violenze fisiche o sessuali da partner o ex partner il 13,6% delle donne (2 milioni 800 mila), in particolare il 5,2% (855 mila) da partner attuale e il 18,9% (2 milioni 44 mila) dall'ex partner. La maggior parte delle donne che avevano un partner violento in passato lo hanno lasciato proprio a causa delle violenza subita (68,6%). In particolare, per il 41,7% è stata la causa principale per interrompere la relazione, per il 26,8% è stato un elemento importante della decisione.
Il 24,7% delle donne ha subìto almeno una violenza fisica o sessuale da parte di uomini non partner: il 13,2% da estranei e il 13% da persone conosciute. In particolare, il 6,3% da conoscenti, il 3% da amici, il 2,6% da parenti e il 2,5% da colleghi di lavoro.
Minacce, schiaffi e pugni
Le donne subiscono minacce (12,3%), sono spintonate o strattonate (11,5%), sono oggetto di schiaffi, calci, pugni e morsi (7,3%). Altre volte sono colpite con oggetti che possono fare male (6,1%). Meno frequenti le forme più gravi come il tentato strangolamento, l'ustione, il soffocamento e la minaccia o l'uso di armi. Tra le donne che hanno subito violenze sessuali, le più diffuse sono le molestie fisiche, cioè l'essere toccate o abbracciate o baciate contro la propria volontà (15,6%), i rapporti indesiderati vissuti come violenze (4,7%), gli stupri (3%) e i tentati stupri (3,5%).
Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici
Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner, nel 3,6% da parenti e nel 9,4% da amici. Anche le violenze fisiche (come gli schiaffi, i calci, i pugni e i morsi) sono per la maggior parte opera dei partner o ex. Gli sconosciuti sono autori soprattutto di molestie sessuali (76,8% fra tutte le violenze commesse da sconosciuti).
A chi rivolgersi in caso di violenza
- 112: chiamare il numero di emergenza in caso di aggressione fisica o minaccia di aggressione fisica; se si è vittima di violenza psicologica; se si sta fuggendo con i figli (in questo modo si evita una denuncia per sottrazione di minori); se il maltrattante possiede armi
- 1522 Numero antiviolenza e anti stalking: è attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile, con un’accoglienza disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo.
- L'App 1522: disponibile su IOS e Android, consente alle donne di chattare con le operatrici. E' possibile chattare anche attraverso il sito ufficiale del numero anti violenza e anti stalking 1522
- App YouPol realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, l’App è stata estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche
- Pronto Soccorso: se si ha bisogno di cure mediche immediate e non procrastinabili. Gli operatori sociosanitari del Pronto Soccorso, oltre a fornire le cure necessarie, sapranno indirizzare la persona vittima di violenza verso un percorso di uscita dalla violenza.
- Consultori: ecco la mappa in Italia
- Centri antiviolenza sul sito del Dipartimento delle Pari opportunità
- Farmacie, per avere informazioni se non è possibile contattare subito i Centri antiviolenza o i Pronto soccorso
La stanza di Lino e AccoRe AccoRe: a Napoli due spazi per le donne
Al Commissariato di Secondigliano, in provincia di Napoli, è attiva “La stanza rosa di Lino”, dedicata all’accoglienza protetta delle donne che vogliono denunciare la violenza subita. La stanza rosa prende il nome e vuole essere riconoscimento alla memoria di Pasquale, detto "Lino", Apicella, l'assistente della Polizia di Stato del commissariato di Secondigliano, caduto in servizio il 27 aprile 2020. Realizzata con il contributo dell’associazione di promozione sociale Associazione “Forti Guerriere”, lo spazio messo a disposizione dalla Polizia di Stato, volge lo sguardo e l'attenzione alle donne e ai minori vittime di violenza.
Per info:
Giocando sulle parole accoglienza e relazioni, “AccoRe AccoRe” è lo sportello di ascolto dedicato alle donne nella sede della Filcams Cgil Napoli e Campania, in piazza Garibaldi, 101 a Napoli.
L’iniziativa è stata promossa da Cgil e Filcams Napoli e Campania con l’associazione Dream Team-Donne in Rete. Si avvale della consulenza delle psicologhe e delle avvocate penaliste di Dream Team che lavoreranno in sinergia con il sistema servizi della Cgil per le cause riguardanti molestie nei luoghi di lavoro.
Per info:
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