Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: l’evento da The Spark
The Spark Creative Hub (via degli acquari, piazza Borsa) propone a Napoli, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre 2022 dalle 17 alle 19, l’incontro “Guerra e guerra contro le donne”. L’iniziativa è promossa dalle donne di UDI di Napoli e Agorà di Pozzuoli con APS.
In programma reading e dialoghi con la testimonianza di donne vittime di violenza maschile, che restano nel mondo in percentuale la maggioranza di tutte le vittime, perché sono bersaglio in pace e in guerra. Sono intorno a noi anche quando sono lontane, mentre per i media e I governi sono emergenze spesso da strumentalizzare In Iran c’è una guerra contro le donne simbolica di quello che sta avvenendo anche qui in Europa. Che fare?
Il 25 novembre è un evento nel quale si incrociano le voci del movimento delle donne e quelle istituzionali, non sempre credibili e non sempre appropriate. Le nostre associazioni hanno sempre portato il loro contributo senza flessioni verso chi pensa di fare di questa giornata un momento di pacificazione che, purtroppo, non ha fondamento sia nel panorama italiano che mondiale.
Vediamo bene che si vogliono inglobare, nel movimento contro il femminicidio, i così detti soggetti deboli, affermare che la violenza è violenza, ma noi e miliardi di donne nel mondo sappiamo che non è così, e insieme abbiamo avuto la forza di ottenere convenzioni e trattati che definiscono la violenza e il femminicidio per quelli che sono, impegnando gli Stati firmatari a contrastarli.
Dicendo che moltissimi Stati non hanno, per esempio, firmato e ratificato la Convenzione di Istanbul (tra cui la stessa Turchia che dà il nome alla Convenzione), va aggiunto che gli stessi Stati firmatari, tra cui il nostro, la applicano stentatamente e malvolentieri. Tuttavia la Convenzione è legge di rango prevalente ed è diventata ormai irrinunciabile, le donne si appellano a essa.
Oggi si palesa ai nostri occhi una realtà che aggiunge alla violenza domestica, economica, psicologica e alla violenza di strada (esercitata di solito impunemente, soprattutto se usata verso le donne prostituite) una forma di violenza programmata e mirata: la guerra degli Stati contro le donne.
In Iran e in Afghanistan è una guerra dichiarata. Ma in altri Stati, anche lì con il conforto di alti rappresentanti religiosi, dopo aver dichiarato in sedi che gravitano intorno al movimento di Colson (WCF) che "la Convenzione destabilizza l'ordine familiare e va quindi abolita" l'attacco è silente e il confronto spesso impari. In Russia è abolita la legge sulla violenza domestica, in altri Stati è di fatto escluso il ricorso ai tribunali a causa della guerra. Guerra che si avvale di armi che abbiamo già visto usare, inopinatamente, anche dai caschi blu, oppure per regole di ingaggio: lo stupro di guerra, lo stupro etnico, e il rapimento delle bambine e dei bambini.
Svelare e denunciare è l'unica arma che noi vogliamo usare e lo faremo sempre e anche in questa giornata.
Le donne lasciano tracce scritte che sono schiaffi all'indifferenza: noi partiremo dalle loro parole.
È possibile richiedere informazioni qui: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; tel. 081 922 1750