Martedì, 30 Aprile 2024

Gina Amarante: da Gomorra a Un Posto Al Sole

Bella, solare, piena di sorprese, l’attrice Gina Amarante, oggi 31 anni (ma fa questo mestiere da quando ne aveva 15), interpreta le gemelle Manuele e Micaela Cirillo di Un Posto Al Sole, due ragazze completamente opposte. “Una bella sfida attoriale, soprattutto visto il carattere delle gemelle che sono come il sole e la luna. Io mi sento molto più vicina a Manuela ma con Micaela mi diverto molto, proprio perché è tanto diversa da me”, spiega l’attrice originaria di Angri, che ha all’attivo diverse partecipazioni televisive, tra cui I Bastardi di Pizzofalcone 3Lolita Lobosco e, prima ancora, Gomorra (terza e quarta stagione), in cui ha interpretato Maria, la fidanzata di Sangue blu.

Che momento stanno vivendo le gemelle?

Entrambe in modo diverso sono alle prese con l’amore. Manuela ha vissuto una delle esperienze più comuni in campo sentimentale, l’amore non corrisposto: dopo avere a lungo tentato di riprendere la storia con Niko, si è arresa e ha finalmente deciso che per lei fosse arrivato il momento di cambiare pagina, andare avanti, guardare oltre. Si è iscritta all’università, poi ha incontrato questo ragazzo attento e carino, Costabile, interpretato da Antonio Fiore, un meraviglioso compagno di viaggio. Le cose tra di lui vanno avanti, sembra un momento per lei di svolta emotiva e di maturità.

D’altro canto anche Micaela è a una svolta, sia in campo professionale, dopo aver deciso di lavorare in radio, sia in campo sentimentale: in queste ultime puntate, l’abbiamo vista finalmente “ufficializzare”, anche se in modo poco ortodosso, la storia con Samuel (Samuel Cavallo, ndr). Una situazione complessa che lei, in apparenza sempre “imperturbabile”, pensa di saper gestire. Ma vedremo come andrà a finire.

Come riesce a differenziare Manuela e Micaela?

Manuela e Micaela sono agli antipodi. La prima è molto dolce, tranquilla e razionale, la seconda è una ragazza impulsiva, con la risposta sempre pronta, sembra non farsi scalfire mai da nulla, è quella che tutte noi vorremo essere in fondo. In realtà anche lei, come la sorella, ha delle fragilità ma non le piace mostrarle. Il segreto per differenziarle è provare a sentire due persone completamente diverse, cosa che di fatto sono.

Chi delle due è più facile interpretare per lei?

A volte è più difficile interpretare Manuela, perché è più vicina a me, per cui, in scena, devo dirmi che non sono Manuela ma neanche Gina! Con Micaela è più facile e mi diverto proprio perché è così opposta a me.

È soddisfatta di questa esperienza?

Non solo sono soddisfatta ma mi ritengo anche molto fortunata. Anzitutto, a 31 anni, ho fatto già tantissime cose, partecipando sin dall’età di 15 anni a serialità importanti, poi è arrivata la grande occasione con “Gomorra”, una opportunità incredibile, auguro a tutti quelli che vogliano fare questo mestiere di mettere il piede su un set come quello. Nel frattempo ho fatto anche un film, l’opera prima di Marco Mario De Notaris. Infine, è arrivato Un Posto Al Sole, una esperienza unica e un privilegio, non solo perché fai quello che ti piace, e non è sempre così scontato, ma anche perché lo fai in bellissimo gruppo di lavoro. Poi io sono doppiamente fortunata, interpretando due personaggi all’interno dello stesso progetto.

A proposito di questo, quali sono i suoi rapporti con i colleghi di set?

È davvero una famiglia e non è retorica: mettere piede sul set significa mettere piede a casa propria, che poi diventa la prima, non la seconda, per il tempo che ci passi. Sono tutti miei amici, spesso le due cose si fondono, perché stiamo bene e ci divertiamo, soprattutto con i miei coetanei, tra cui Samuel Cavallo. Con Miriam Candurro, poi, già ci avevo lavorato, è stato un colpo di fulmine, la sento davvero come una sorella maggiore

Temi sociali che porterebbe in scena?

Sono molto sensibile alla violenza di genere. Tempo fa scrissi un soggetto sul tema e lo ripropongo quando posso. Viviamo in un’epoca in cui siamo distratti da qualunque cosa, è difficile concentrarsi e ci perdiamo. Credo sia una missione anche della tv affrontare determinati temi sociali, io ne affronterei vari: il cinema, la tv, possono anche denunciare i fenomeni che accadano per rendere un servizio utile alla comunità. In questo, a Un Posto Al Sole, sono sempre molto attenti, perciò, a maggior ragione, sono contenta di far parte di questo grande progetto.

Nuovi progetti?

Sto scrivendo da sola e con amici e colleghi, è una cosa che amo fare, soprattutto durante le pause. Un attore non può restare senza fare niente, deve esprimersi, la nostra materia prima è l’arte. Dovrebbe uscire un film che ho fatto, un’opera prima di Lorenzo Cammisa, dal titolo “Trentatré”, ora in giro per festival, a breve in sala. Accanto a questo, faccio provini costantemente. Insomma, mai fermarsi!

Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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