Miriam Candurro: «Con Serena, porto in scena il rapporto tra giovani e Social»
Arriva una nuova sfida per Miriam Candurro, l’attrice napoletana che da oltre 12 anni presta il volto a Serena Cirillo di Un Posto Al Sole: portare in scena il delicato rapporto tra giovanissimi e nuove tecnologie. Già nelle puntate in onda in questi giorni, Serena, professionista impegnata, moglie presente di Filippo e madre premurosa della piccola Irene, si trova alle prese con il malessere della figlia legato alla nascita della sorellina.
Un cambiamento importante che la porterà a confrontarsi con i Social Network. In questo modo, il social drama più longevo della Rai toccherà una altra tematica di grande interesse per il pubblico: l’utilizzo delle tecnologie da parte dei ragazzi. Un filone narrativo che entusiasma e appassiona molto Miriam Candurro, a sua volta, proprio come il suo personaggio, lavoratrice e madre di due bambini.
«Mi piacerebbe continuare a trattare la relazione genitori-figli e i vari nodi e vuoti educativi che si vengono, inevitabilmente, a creare in questa epoca digitale, in cui è più forte che mai la distanza tra il modo in cui abbiamo vissuto l’adolescenza noi genitori e il modo in cui la vivono oggi i nostri figli», spiega l’attrice, volto noto al pubblico anche per la serie tv “I Bastardi di Pizzofalcone” e che tra poco vedremo al cinema nella pellicola americana “Cassino in Ischia”. Già testimonial della campagna #Iolotto contro la violenza sulle donne, Miriam Candurro è anche autrice del libro «La settima stanza» (Sperling & Kupfer 2022) e di «Vorrei che fosse già domani» (con Massimo Cacciapuoti, Garzanti 2018).
Con cosa si confronta in questo momento Serena?
La novità è che Irene sta manifestando un malessere, legato alla nascita della sorella, che la porterà a un cambiamento di carattere che i genitori non riescono a spiegarsi. Senza entrare nel merito, perché poi vedremo cosa succederà, trovo molto interessante toccare la tematica della gestione dei Social nel rapporto genitori e figli. Il dramma è che molto spesso le famiglie finiscono per non accorgersi di quello che accade, si creano vuoti educativi e trappole in cui si può facilmente cadere.
Quali altri argomenti le piacerebbe affrontare?
Mi piacerebbe continuare a raccontare di questa madre impegnata su più fronti, nella gestione dei figli che oggi crescono più rapidamente grazie anche alla esposizione mediatica. Oggi i nostri ragazzi vivono una realtà lontanissima dalla nostra: viviamo nell’epoca in cui, oltre al divario generazionale, c’è quello digitale. Siamo forse l’ultima generazione di genitori che ancora ricorda come si viveva senza cellulare.
In cosa è impegnata, attualmente, a parte il set di Palazzo Palladini?
Stiamo ragionando sulla nuova stagione de I Bastardi di Pizzofalcone. Per come si è conclusa questa quarta serie, la storia del mio personaggio, Giorgia, sembra avere un proseguimento, ma è ancora tutto da stabilire. Mentre dovrebbe uscire a breve sulle piattaforme italiane (in particolare, su Paramount+), e forse anche nelle sale, il film americano “Cassino in Ischia” diretto da Frank Ciota e già distribuito in Canada e negli Stati Uniti. Completamente ambientato sull’isola verde, mi vede come protagonista femminile nel ruolo dell’ischitana di cui si innamora questo attore di Hollywood, Cassino, appunto, a cui fa riferimento il titolo del film.
Nuovi progetti?
A parte collaborare per la redazione di articoli con Edonè Magazine, diretto dal giornalista e scrittore Francesco Musolino, non escludo di guardarmi intorno per quanto riguarda il teatro: il 2024 poterebbe l’anno giusto per il mio debutto in questo mondo.