Al Maschio Angioino una mostra dedicata a Luisa Conte, la regina del teatro Sannazaro
Un incontro nella Sala della Loggia di Castel Nuovo, dedicato alla figura di Luisa Conte, ha aperto il percorso espositivo dedicato all’attrice e allestito negli spazi della sala dell’Armeria del Maschio Angioino a Napoli. La mostra, curata dall’attrice e regista Lara Sansone e dal teatro Sannazaro, è stata voluta dal sindaco Gaetano Manfredi in occasione dei cento anni dalla nascita della Conte e dei trenta anni dalla sua scomparsa. L’iniziativa è patrocinata dal Comune.
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L’allestimento, curato da Michele Gigi con il disegno delle luci di Luigi Della Monica, offre una ricostruzione della grande artista attraverso copioni autografi, abiti e oggetti di scena, fotografie e locandine: un’immersione nel mondo della prima grande capocomica del panorama teatrale italiano, che restituisce lo spaccato di un’epoca importante e cruciale del teatro napoletano. Attraverso totem interattivi è possibile ascoltare il pensiero di artisti e personaggi legati al mondo della cultura e dello spettacolo sull’artista napoletana ed anche godere della visione di alcuni degli spettacoli dei quali la Conte è stata protagonista.
All’incontro col sindaco Manfredi e Lara Sansone hanno preso parte le giornaliste Gioconda Marinelli e Giuliana Gargiulo ed il professore Francesco Cotticelli.
La mostra “Luisa Conte La regina del teatro Sannazaro” resterà aperta al pubblico fino al 27 settembre prossimo.
«Il talento e la passione di Luisa Conte – ha affermato il sindaco Manfredi – meritavano un riconoscimento visivo in grado di raccontare anche alle giovani generazioni l’apporto creativo di questa grande attrice al teatro napoletano e nazionale. Una sintesi di genuinità e professionalità tramandata negli anni rendendo unico il teatro Sannazaro. Come Amministrazione comunale abbiamo voluto fortemente patrocinare la mostra in memoria di Luisa Conte ospitandola al Maschio Angioino dando ai napoletani e ai turisti un ulteriore tassello dell’offerta culturale della città».