Al Museo Madre ripartono le visite guidate
Approfondimenti sulle mostre in corso, partendo da un’introduzione sugli aspetti generali legati alla nascita e alla storia del museo e della sua collezione: al Madre riprendono le visite guidate con operatori specializzati nel settore contemporaneo.
Sono quattro le mostre che possono essere visitate fino al prossimo settembre.
Bellezza e Terrore: luoghi di colonialismo e fascismo
a cura di Kathryn Weir
Fino al 26 settembre 2022
Nell’ambito di Bellezza e Terrore il Madre ha commissionato nuove opere, workshop e performance che intrecciano dati storici e pensiero critico. Gli artisti coinvolti — Rossella Biscotti, Sarah Abdu Bushra & Dawit Seto, Alessandra Cianelli, Leone Contini, DAAR – Sandi Hilal and Alessandro Petti, Binta Diaw, Theo Eshetu, Délio Jasse, Giulia Piscitelli e Justin Randolph Thompson — riflettono sul contenuto, l’estetica e il significato delle tracce narrative, visive e storiche di questo periodo, dai materiali d’archivio al patrimonio architettonico. Si appropriano di elementi di un “patrimonio difficile”, tra i quali mappe degli anni ’30 della Consociazione Turistica Italiana dell’Africa Orientale Italiana; fotografie scattate da Hilmar Landwehr, soldato della Wehrmacht in Campania fra il 1942 e il 1943; immagini delle riviste “La difesa della razza” e “Tempo”, sovvenzionate dal regime fascista. Un programma di eventi è presentato all’interno dello spazio espositivo per ampliare le tematiche sollevate dalle opere in mostra.
Clément Cogitore Ferdinandea
a cura di Kathryn Weir
Fino al 12 settembre 2022
La mostra apre con una selezione di illustrazioni, mappe e lettere del XIX secolo prodotte da geologi e cartografi, inviati dalle nazioni concorrenti con l’intenzione di documentare la formazione dell’isola e di stabilire la propria sovranità. I materiali d’archivio rivelano un impulso cartografico inerente a un paradigma europeo di espansione territoriale e controllo. A monte di queste spedizioni imperialiste, i primi a raccontare i segni dell’emersione e dell’attività vulcanica che l’aveva prodotta furono gli abitanti delle zone costiere adiacenti. Cogitore ricostruisce questi strani avvenimenti e segni premonitori in un evocativo film in 16 mm.
La mostra si conclude con un film non narrativo costruito a partire dalle riprese effettuate dall’artista durante una spedizione scientifica condotta al fine di posizionare un sismografo sulla formazione geologica sottomarina dell’isola scomparsa. Mentre la telecamera riprende gli spostamenti della tecnologia subacquea nel paesaggio sottomarino, i blocchi di basalto e gli antichi vertici di Ferdinandea si rivelano a poco a poco nella crescente oscurità, e le vibrazioni registrate dal sismografo suscitano aspettative sul suo risveglio.
Armando De Stefano. Nulla dies sine linea
a cura di Olga Scotto di Vettimo
Fino al 12 settembre 2022
Oltre 80 opere in mostra – prevalentemente carte – che rappresentano la selezione di un più ampio corpus di lavori datati tra il 2012 e il 2020 e testimoniano una creatività sempre attuale, che reinventa e ripensa il disegno e la figurazione, confermando l’urgenza vitale, estrema e incondizionata per De Stefano di affidarsi all’esercizio ininterrotto della mano, del segno e del colore, nonché l’indiscussa centralità del disegno in tutta la sua opera pittorica.
Lawrence Carroll
a cura di Gianfranco Maraniello
Fino al 19 settembre 2022
La mostra presenta 80 opere dell’artista realizzate nel corso di oltre trent’anni di carriera (dal 1985 al 2019), allestite in un percorso che – come nel sentire dello stesso Carroll – privilegia le relazioni delle opere con lo spazio e con i sentimenti rispetto alla paralizzante classificazione cronologica o tematica. Carroll considerava infatti i suoi lavori presenze fisiche che abitano gli spazi e che incontrano l’osservatore, entrandoci in dialogo. Ogni sua realizzazione mantiene per questo la stessa imperfezione dell’essere umano e, usando le sue stesse parole, un necessario “ancoraggio al mondo”.
Nelle opere di Carroll sono presenti temi e maniere della pittura contemporanea negli Stati Uniti, da Jasper Johns a Robert Ryman, da Ad Reinhardt a Robert Rauschenberg, come della scultura di Donald Judd e Carl André; partendo dalla progressiva cancellazione di immagini preesistenti, Carroll arriva a stesure di colore bianco simili alla tela stessa. La superficie del quadro si rivela così non solo un campo stratificato di pigmento, ma anche un modo per osservare il potenziale infinito di dipingere.
Le visite guidate
Quando sabato alle 12 e la domenica alle 16
Durata 1 ora e 30 minuti
Per poter partecipare basta rivolgersi alla biglietteria.