Giovedì, 23 Gennaio 2025

Photography in research: Esposito fotografa il cambiamento climatico

Sarà aperta fino al 22 febbraio la mostra Photography in research a cura di Salvatore Esposito. Diciannove scatti per una mostra progettata per coinvolgere i visitatori e farli riflettere sui profondi effetti del cambiamento climatico sulle nostre comunità.

La mostra evidenzia i modi urgenti in cui questi cambiamenti ambientali rimodellano vite e futuri attraverso immagini straordinarie e narrazioni avvincenti. Si tratta di uno studio realizzato nell’ambito di un progetto transnazionale coordinato dalla professoressa Valeria Costantino dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Salvatore Esposito è un artista documentarista specializzato in progetti a lungo termine. Il suo lavoro è dedicato a raccontare storie sulla condizione umana e ad approfondire profondi cambiamenti sociali attraverso la fotografia.

L’esposizione si tiene presso la facoltà di Farmacia dell’università Federico II di Napoli, in via Domenico Montesano, 49.

Il cambiamento climatico

In Spagna le devastanti inondazioni improvvise derivano da un sistema meteorologico dinamico in cui l’aria fredda e calda convergono, creando intense nuvole di pioggia. Questo fenomeno sta diventando sempre più comune, evidenziando l’urgente necessità di consapevolezza e azione di fronte al cambiamento climatico.

Il fenomeno è denominato localmente DANA, acronimo in spagnolo per depressione isolata d'alta quota. A differenza delle tipiche tempeste o burrasche, può formarsi indipendentemente dalle correnti a getto polari o subtropicali.

Quando l’aria fredda soffia sulle calde acque del Mediterraneo, l’aria più calda sale rapidamente, formando nubi dense e cariche d’acqua che possono rimanere sulla stessa area per molte ore, aumentando il loro potenziale distruttivo. L'evento a volte provoca grandi grandinate e tornado, come visto questa settimana, dicono i meteorologi.

La Spagna orientale e meridionale sono particolarmente sensibili a questo fenomeno a causa della loro posizione nel Mar Atlantico e nel Mediterraneo. In questa regione, le masse d'aria calda e umida si scontrano con i fronti freddi. Questa interazione, unita al terreno montuoso, incoraggia lo sviluppo di nuvole temporalesche e l’aumento delle precipitazioni.Gli esperti concordano sul fatto che ci vorrà del tempo per analizzare tutti i dati per determinare se questo specifico evento DANA è stato causato dal cambiamento climatico. Tuttavia, molti credono che l’aumento delle temperature mediterranee e le condizioni atmosferiche più calde e umide contribuiscano all’aumento della frequenza di episodi meteorologici estremi.

Ida Palisi
Author: Ida Palisi
Giornalista professionista, esperta di comunicazione sociale, dirige l’Ufficio Comunicazione Gesco. Collabora con il Corriere del Mezzogiorno per le pagine della Cultura.

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