Venerdì, 15 Novembre 2024

Storie sepolte e cancellate con Spettri al Museo Madre

Undici gli artisti per “Spettri: palinsesti della memoria”, in mostra al Museo Madre fino al 14 novembre 2022.

L’esposizione a cura di Kathryn Weir è un allestimento di una prima selezione di opere della collezione del museo d’arte contemporanea della Regione Campania mai esposte prima, che testimonia il costante lavoro di ampliamento del patrimonio dell’istituzione. L’approccio tematico all’allestimento della collezione, come illustrato nel 2021 con la mostra “Utopia Distopia: il mito del progresso partendo dal Sud”, permette di creare nuovi quadri e approfondimenti per rinnovare di volta in volta lo sguardo sulle opere della Fondazione Donnaregina.

Storie sepolte e cancellate: le opere del percorso espositivo

Le opere nel percorso espositivo sono abitate da storie sepolte e cancellate, e diventano così uno strumento per rendere visibile ciò che è in bilico tra presenza e assenza, passato, contemporaneità e futuro. La costruzione di una narrazione - del significato di un’esperienza - rende visibili stratificazioni nascoste, e chiama in causa i redivivi per comprendere le loro azioni nel presente. Per quanto prodotte da artiste e artisti provenienti da contesti molto differenti tra loro, i lavori sono accomunati dal tentativo di aprire uno spazio attraversato dagli spettri che perseguitano l’ambiente in cui viviamo. Mediante materiali elementari – acqua, terra, metallo, luce, pietra – e archetipi del vissuto – casa, famiglia, strada, lavoro, luogo sacro, musica, natura – le opere interrogano, in contesti diversi, sulla relazione tra tracce di esperienza individuale e comune. Tra le opere esposte, “Alhassan Zepligu” (2015-2020), di Ibrahim Mahama, è risultata vincitrice dell’avviso pubblico PAC2020 - Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Composta da scaffalature in ferro e cappelli realizzati con sacchi di cemento, l’opera è parte di un progetto dal titolo “Parliament of Ghosts”, che ripercorre l'ultimo secolo di storia dell'architettura, dell’infrastruttura e del lavoro per far vivere nel presente visioni passate della costruzione di un contesto di vita migliore tramite l’educazione, la scienza e un sistema politico indipendente e partecipativo.

Gli artisti in mostra

Betty Bee (Napoli, 1963); Gregorio Botta (Napoli, 1953); Rä di Martino (Roma, 1974); Lino Fiorito (Ferrara, 1955); Ann Veronica Janssens (Folkestone, Regno Unito, 1956); Ibrahim Mahama (Tamale, Ghana, 1987); Raffaela Mariniello (Napoli, 1962); Raffaela Naldi Rossano (Napoli, 1990); Gloria Pastore (Napoli, 1946); Elisa Sighicelli (Torino, 1968); Gian Maria Tosatti (Roma, 1980), rappresentati da 15 lavori.

Author: Redazione

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