Lunedì, 18 Novembre 2024

Sulle orme di Aniello Falcone a Napoli

Sabato 15 e 22 gennaio appuntamento al Museo Diocesano di Napoli con la mostra “Aniello Falcone, il Velàzquez di Napoli”. 

Ospitata nella prestigiosa cornice barocca della chiesa di Santa Maria di Donnaregina Nuova, l’esposizione offre un primo significativo approfondimento dell’artista seicentesco, allievo di Jusepe de Ribera e, a sua volta, maestro di Micco Spadaro e Salvator Rosa.

Si tratta della prima mostra monografica del pittore, non solo famoso quale esperto battaglista, ma un genio che riesce ad interpretare tutte le correnti pittoriche del Seicento a Napoli.

Obiettivo dell’itinerario è quello di potenziare il valore scientifico della mostra temporanea, integrando la visita alla chiesa di San Giorgio Maggiore per conoscere e riscoprire le qualità stilistiche e formali dei suoi affreschi, come “San Giorgio e il Drago”, uno tra i più famosi esempi di committenza pubblica.

Aniello falcone, il velázquez di napoli

Aniello Falcone (1607-1656) è uno dei più grandi pittori napoletani della prima metà del Seicento; e tuttavia a lui non è mai stata dedicata sin qui una mostra, e nemmeno uno studio monografico. Il biografo degli artisti meridionali Bernardo De Dominici lo battezzò nelle sue Vite (1742-45) “l’Oracolo delle Battaglie” e lo disse allievo dello spagnolo Jusepe de Ribera, grandissimo specialista della pittura “di genere” – battaglie appunto, ma anche nature morte e altri soggetti a figure piccole destinati ai collezionisti privati – e maestro a sua volta di pittori come Salvator Rosa, Micco Spadaro, Andrea de Leone o Paolo Porpora.

Le sue prime opere note, la Maestra di scuola oggi al Museo di Capodimonte e la Battaglia del Museo del Louvre a Parigi, datata 1631, lo mostrano a quella data protagonista di una pittura schiettamente naturalista, capace di recuperare la lezione di Caravaggio e di applicarla – sulla scorta forse di contatti coi pittori fiamminghi “bamboccianti” attivi a Roma – alla pittura appunto “di genere”; ma lo dimostrano anche capace di intessere rapporti con il naturalismo più aperto e colorato dell’altro grande spagnolo Diego Velázquez, che proprio in quegli anni tra il 1630 e il 1631 soggiornava per la prima volta in Italia, tra Roma e la capitale del Viceregno spagnolo di Napoli. Più avanti nel corso della sua breve ma intensa carriera Falcone arricchirà ancor di più e renderà più complessa e moderna la sua pittura assorbendo l’influenza della pittura neoveneta e classicista e prestando attenzione, sempre tra Napoli e Roma, alla lezione di Nicolas Poussin, del genovese Castiglione e di scultori come François Duquesnoy.

Le sue opere mature, dallo splendido Riposo dalla fuga in Egitto dipinto per Gaspare Roomer (1641) sino agli affreschi realizzati per lo stesso Roomer nella villa poi Bisignano a Barra (1640-43) e alle tante Battaglie oggi disperse tra i musei e le collezioni private d’Europa e d’America, sono la migliore testimonianza di questo straordinario equilibrio e capacità di sintesi tra naturalismo, classicismo e aperture pittoriche che fanno di Falcone uno degli artisti più originali della Napoli del Seicento, il vero “Velázquez di Napoli”. Prendendo spunto dal restauro appena concluso del suo capolavoro, il citato Riposo del Museo Diocesano di Napoli, la mostra odierna – curata da Pierluigi Leone de Castris – ambisce a riunire attorno ad esso oltre 20 opere di questo protagonista del “secolo d’oro” dell’arte napoletana, dalle tele di soggetto sacro alle battaglie e alle nature morte, e a proporre inoltre un percorso esteso alle chiese di Napoli che ancora conservano – sconosciuti ai più – dipinti a fresco di Falcone, da San Giorgio Maggiore a San Paolo Maggiore al Gesù Nuovo.

Informazioni

Complesso Monumentale Donnaregina – Museo Diocesano di Napoli

Ore 11

Visita alla chiesa di San Giorgio Maggiore con approfondimenti all’affresco del pittore Aniello Falcone “San Giorgio e il Drago”

Ore 12

visita alla mostra “Aniello Falcone, il Velàzquez di Napoli” alla chiesa di Donnaregina Nuova-Museo Diocesano

12 euro a persona (comprensivo di ingresso al Museo),

gratuità sino all’età di 7 anni

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tel. 081 557 13 65
wapp. 3336809657

Ai sensi del decreto legge n. 221/2021 tutti i partecipanti dovranno essere muniti di green pass rafforzato e di mascherina ffp2.

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