A Cappella Sansevero Alessandro Haber interpreta la poesia di Gabriele Tinti
Si intitola “Sanguinamenti” la video-performance in cui il celebre attore bolognese Alessandro Haber si confronterà con La poesia di Gabriele Tinti. Cornice preziosa e assolutamente adatta sarà Cappella Sansevero, luogo in cui l’opera sarà presentata venerdì 9 giugno e sarà possibile vedere il video sui canali social della dimora del “Cristo Velato”.
Il reading intende dare voce alle Macchine anatomiche, realizzate dal medico palermitano Giuseppe Salerno che Raimondo di Sangro settimo principe di Sansevero prese a lavorare con sé. Una serie di versi quelli di Tinti - alcuni dei quali inediti, altri pubblicati nel volume “Sanguinamenti” (La Nave di Teseo) - composti con l’obiettivo di trasfigurare la nostra paura per la morte, per il dolore e la sofferenza.
Nella Cavea sotterranea della Cappella Sansevero sono oggi conservate, all’interno di due teche, le famose Macchine anatomiche, o Studi anatomici, gli scheletri di un uomo e di una donna in posizione eretta, con il sistema arterovenoso scoperto e riprodotto nei minimi dettagli. Le due opere sono tra le presenze più enigmatiche del complesso monumentale. Ancora oggi, a oltre duecentocinquanta anni di distanza, si dibatte sui procedimenti e i materiali grazie ai quali si è potuta ottenere una tanto eccezionale conservazione dell’apparato circolatorio. La minuzia e la precisione della riproduzione hanno alimentato la leggenda secondo la quale esse sarebbero state realizzate tramite esperimenti su due corpi reali che avrebbero subìto delle particolari iniezioni, tali da procurare la “metallizzazione” dei vasi sanguigni. In realtà il sistema circolatorio è frutto di una ricostruzione effettuata con diversi materiali, tra cui la cera d’api e alcuni coloranti.
Due vere e proprie opere d’arte, oggi mancanti del “corpicciuolo del feto” collocato ai piedi della donna e trafugato alcuni decenni fa. Le Macchine anatomiche vanno inserite nell’ampio spettro di sperimentazioni e interessi del principe di Sansevero, prolifico inventore e intraprendente mecenate, che si occupò, tra l’altro, anche di medicina, nell’intento di meravigliare gli osservatori contemporanei e posteri.
Nel maggio 2021 il Museo Cappella Sansevero aveva già ospitato la poesia di Gabriele Tinti, interpretata in quell’occasione dal celebre regista e attore Abel Ferrara per omaggiare, nella ricorrenza dei 250 anni dalla morte di Raimondo di Sangro, il capolavoro barocco del Cristo velato e il principe di Sansevero.