Al Premio Fausto Rossano il documentario sulla nazionale paralimpica di nuoto
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Racconta la storia Luigi Paola, capitano della nazionale italiana di pallanuoto paralimpica, il documentario "Come una ruota che gira" (Italia, 2023, 44') diretto dal regista e sociologo Marco Rossano, che verrà proiettato in prima assoluta al Premio cinematografico Fausto Rossano per il pieno diritto alla salute, in programma a Napoli fino a domenica 22 ottobre 2023.
L’appuntamento è per giovedì 19 ottobre alle 19 presso l'Auditorium Santa Luisa Di Marillac in via Andrea D'Iserna 23.
Dopo la proiezione del documentario seguirà un dibattito sul tema sport disabilità e inclusione con il regista nonché direttore del Premio Fausto Rossano, il protagonista Luigi Paola, e personaggi del mondo dello sport e del sociale tra cui Vincenzo Ferrara direttore della Fondazione Cannavaro Ferrara, Andrea Scotti Galletta, pallanuotista e presidente della società Waterpolo Lions, Mario Giugliano responsabile della Nazionale Italiana di Pallanuoto Paralimpica, Enzo Allocco tecnico federale della federazione italiana nuoto paralimpico.
Il documentario di Marco Rossano
Luigi è il capitano della squadra nazionale di pallanuoto paralimpica. Da oltre venti anni, a causa di un incidente stradale ha perso l'uso delle gambe. Attraverso la sua forza di volontà è riuscito a "rialzarsi" e a realizzarsi diventando un punto di riferimento per la famiglia e amici in ambito sportivo, personale e professionale.
Il documentario racconta la storia di Luigi attraverso la preparazione al IIº campionato nazionale di pallanuoto paralimpica. Gli allenamenti e le partite di Luigi e dei suoi compagni si alternano ad interviste e momenti personali del protagonista che con la sua forza e voglia di vivere trova sempre l'energia per andare avanti e non abbattersi davanti alle difficoltà che gli si presentano quotidianamente. Nel film si toccano diversi argomenti legati al tema della disabilità, anche quello della accessibilità agli spazi e delle barriere che ancor prima di essere architettoniche sono mentali. Il protagonista del documentario afferma con forza la sua condizione di disabilità e la necessità di renderla normale agli occhi degli altri senza pietismi. È un film che cerca di dare un punto di vista diverso sul tema della disabilità.
Il Premio cinematografico Fausto Rossano
Corpi SOSpesi è il titolo della IX edizione del Premio cinematografico Fausto Rossano per il pieno diritto alla salute, il festival dedicato all’illuminato Psichiatra napoletano Fausto Rossano. Il titolo e la grafica rimandano a diversi concetti e temi che affronteremo in questa edizione del festival. Sicuramente l'equilibrio appeso a un filo è un simbolo importante. È molto facile passare da un lato all'altro di una situazione di "normalità" a quella di follia.
Viviamo in un momento storico molto difficile: stiamo lentamente uscendo dalle conseguenze soprattutto psicologiche della pandemia, siamo tornati indietro di anni con lo scoppio di nuove e vecchie guerre, viviamo costantemente in una situazione di crisi economica, senza parlare della questione ambientale. Tutto ciò genera incertezza, paura e speranza che qualcosa possa cambiare. In questo stato di attesa o di sospensione lanciamo un grido di aiuto. Un SOS. Ma il titolo fa riferimento anche al rapporto con il proprio corpo.
Nel tempo il corpo è divenuto sempre più luogo di contraddizioni, assumendo un ruolo di assoluta centralità nella nostra vita personale, relazionale e sociale. Oggi dobbiamo vergognarci se non possiamo esibire il corpo svelato, quello che, per intenderci, ci propone il mercato attraverso i mass media, con tutte le allettanti proposte di diete miracolose, di over fitness, della chirurgia estetica ecc., ingenerando insicurezza sociale, crollo dell’autostima, ansia e depressione, sino a configurarsi in vera e propria sofferenza psichica (anoressia, bulimia, binge eating, vigoressia, autolesionismo, dismorfofobia…) specialmente in certe fasi della vita, come l’adolescenza, in cui si costruisce e si consolida il senso della propria identità.
La IX edizione vuole riflettere su questi temi, lanciando un SOS rispetto a quella che si configura sempre più come una vera emergenza socio-culturale, con pesanti ricadute sul benessere psicofisico delle persone. Siamo tutti corpi sospesi ma tornando alla grafica e alla storia con cui abbiamo aperto, Luigi è lì sul filo a tirarci su.