Martedì, 24 Dicembre 2024

Al Premio Fausto Rossano il documentario sulla nazionale paralimpica di nuoto

Racconta la storia Luigi Paola, capitano della nazionale italiana di pallanuoto paralimpica, il documentario "Come una ruota che gira" (Italia, 2023, 44') diretto dal regista e sociologo Marco Rossano, che verrà proiettato in prima assoluta al Premio cinematografico Fausto Rossano per il pieno diritto alla salute, in programma a Napoli fino a domenica 22 ottobre 2023.

L’appuntamento è per giovedì 19 ottobre alle 19 presso l'Auditorium Santa Luisa Di Marillac in via Andrea D'Iserna 23.

Dopo la proiezione del documentario seguirà un dibattito sul tema sport disabilità e inclusione con il regista nonché direttore del Premio Fausto Rossano, il protagonista Luigi Paola, e personaggi del mondo dello sport e del sociale tra cui Vincenzo Ferrara direttore della Fondazione Cannavaro Ferrara, Andrea Scotti Galletta, pallanuotista e presidente della società Waterpolo Lions, Mario Giugliano responsabile della Nazionale Italiana di Pallanuoto Paralimpica, Enzo Allocco tecnico federale della federazione italiana nuoto paralimpico. 

Il documentario di Marco Rossano

Luigi è il capitano della squadra nazionale di pallanuoto paralimpica. Da oltre venti anni, a causa di un incidente stradale ha perso l'uso delle gambe. Attraverso la sua forza di volontà è riuscito a "rialzarsi" e a realizzarsi diventando un punto di riferimento per la famiglia e amici in ambito sportivo, personale e professionale. 

Il documentario racconta la storia di Luigi attraverso la preparazione al IIº campionato nazionale di pallanuoto paralimpica. Gli allenamenti e le partite di Luigi e dei suoi compagni si alternano ad interviste e momenti personali del protagonista che con la sua forza e voglia di vivere trova sempre l'energia per andare avanti e non abbattersi davanti alle difficoltà che gli si presentano quotidianamente. Nel film si toccano diversi argomenti legati al tema della disabilità, anche quello della accessibilità agli spazi e delle barriere che ancor prima di essere architettoniche sono mentali. Il protagonista del documentario afferma con forza la sua condizione di disabilità e la necessità di renderla normale agli occhi degli altri senza pietismi. È un film che cerca di dare un punto di vista diverso sul tema della disabilità.  

Il Premio cinematografico Fausto Rossano

Corpi SOSpesi è il titolo della IX edizione del Premio cinematografico Fausto Rossano per il pieno diritto alla salute, il festival dedicato all’illuminato Psichiatra napoletano Fausto Rossano. Il titolo e la grafica rimandano a diversi concetti e temi che affronteremo in questa edizione del festival. Sicuramente l'equilibrio appeso a un filo è un simbolo importante. È molto facile passare da un lato all'altro di una situazione di "normalità" a quella di follia.

Viviamo in un momento storico molto difficile: stiamo lentamente uscendo dalle conseguenze soprattutto psicologiche della pandemia, siamo tornati indietro di anni con lo scoppio di nuove e vecchie guerre, viviamo costantemente in una situazione di crisi economica, senza parlare della questione ambientale. Tutto ciò genera incertezza, paura e speranza che qualcosa possa cambiare. In questo stato di attesa o di sospensione lanciamo un grido di aiuto. Un SOS. Ma il titolo fa riferimento anche al rapporto con il proprio corpo.

Nel tempo il corpo è divenuto sempre più luogo di contraddizioni, assumendo un ruolo di assoluta centralità nella nostra vita personale, relazionale e sociale. Oggi dobbiamo vergognarci se non possiamo esibire il corpo svelato, quello che, per intenderci, ci propone il mercato attraverso i mass media, con tutte le allettanti proposte di diete miracolose, di over fitness, della chirurgia estetica ecc., ingenerando insicurezza sociale, crollo dell’autostima, ansia e depressione, sino a configurarsi in vera e propria sofferenza psichica (anoressia, bulimia, binge eating, vigoressia, autolesionismo, dismorfofobia…) specialmente in certe fasi della vita, come l’adolescenza, in cui si costruisce e si consolida il senso della propria identità.

La IX edizione vuole riflettere su questi temi, lanciando un SOS rispetto a quella che si configura sempre più come una vera emergenza socio-culturale, con pesanti ricadute sul benessere psicofisico delle persone. Siamo tutti corpi sospesi ma tornando alla grafica e alla storia con cui abbiamo aperto, Luigi è lì sul filo a tirarci su.

Qui il programma

 

Author: Redazione

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