Pippo Delbono alla Sala Assoli
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Pippo Delbono inaugura la rassegna ancora Altre Visioni con i suoi primi lavori cinematografici, Guerra (2003) e Grido (2006). L'appuntamento è per lunedì 24 febbraio alle ore 19, presso la Sala Assoli-Moscato, per la serata di apertura della rassegna ancora Altre Visioni, a cura di Angelo Curti.
Pippo Delbono presenterà le sue due prime opere cinematografiche e incontrerà il pubblico. Il biglietto unico ha il costo di 5 euro e consente la visione di entrambi i film. Per informazioni e prenotazioni: 345 467 9142 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Guerra, presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2003 e vincitore del David di Donatello come miglior documentario, esplora la dimensione dei conflitti attraverso una narrazione poetica. Le sequenze filmiche, ancora oggi terribilmente attuali, continuano dopo oltre vent’anni ad affascinare e a far riflettere nel ricordo indelebile dell’iconica immagine dell’angelico Bobò insieme a Yasser Arafat.
Grido, presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2006, segna il primo incontro del regista con la macchina-cinema. Girato per ragioni produttive prima alla Centrale Fies in Trentino e poi a Napoli, il lavoro ebbe il sostegno di Marco Muller e i preziosi apporti artistici della fotografia di Cesare Accetta e del montaggio di Jacopo Quadri. Durante la serata, Delbono dialogherà con il pubblico e con Angelo Curti, ricordando Bobò, figura centrale del suo percorso artistico. Bobò, sordomuto e analfabeta, fu rinchiuso per quarantacinque anni nel manicomio di Aversa prima di incontrare Pippo, che lo riconobbe come una creatura straordinaria, capace di un’espressione scenica pura e priva di qualsiasi retorica.
A proposito dei due film, il regista racconta: «Guerra nasce da una tournée con la mia compagnia in Israele e Palestina. Ma non è un documentario, non è il racconto di quel viaggio. A un certo punto ho capito che per ritrovare quel viaggio in un luogo di conflitto dovevo dimenticarlo. La guerra è un luogo dell’animo umano buio, contorto, spesso è molto difficile definire i buoni e i cattivi, i giusti e gli ingiusti, spesso è più facile avvicinare con gli occhi della poesia una realtà più profonda». Pippo Delbono prosegue dichiarando: «Grido nasce dalla necessità di raccontare un’esperienza che mi ha trapassato la vita. Una lavorazione di due anni per estrarre l’esistenza di una storia molto più lunga. Non volevo e non potevo scrivere una sceneggiatura, né inventare i personaggi. La storia era lì, come le persone, vive. Insieme al mio desiderio di cercare nel linguaggio del cinema la libertà del volo, dell’irreale, del sogno e della poesia. Senza perdere la coscienza della verità».
Dal 26 febbraio Pippo Delbono sarà in scena al Teatro Mercadante con il suo spettacolo Amore.
Buona giornata e buon lavoro,