Santa Lucia, proiezione del film di Marco Chiappetta all'Orientale
Una Napoli malinconica, crepuscolare, deserta. Una città in cui mancano tutti i riferimenti, anche visivi, ai luoghi iconici, dal Vesuvio ai vicoletti con i panni stesi. È quella raccontata in “Santa Lucia”, film di esordio del regista e sceneggiatore napoletano Marco Chiappetta, con Renato Carpentieri e Andrea Renzi, uscito al cinema lo scorso novembre e disponibile online sulle principali piattaforme.
Realizzato da Teatri Uniti e dal produttore Angelo Curti, il film sarà proiettato giovedì 30 maggio alle ore 16.30 all’Università di Napoli L’Orientale (Palazzo Santa Maria Porta Coeli, via Duomo 219 / Aula 102), con una masterclass del regista con i professori Laura Cannavacciuolo, Carlo Vecce e Guido Cappelli.
L'ingresso è aperto a tutti gli studenti, ma anche a chiunque altro fosse interessato.
Santa Lucia
Un film che racconta una storia emozionante, quella di due fratelli, Roberto e Lorenzo, e che nasce proprio dalla lontananza, dalla mancanza di Napoli.
“Sono stato sempre molto legato alla mia città – racconta Marco Chiappetta – e ai luoghi che ho vissuto da bambino. Ho trascorso molti anni a Parigi e lì, nonostante la vita fosse meravigliosa, sentivo una grande nostalgia di casa. Quando mi trovavo a camminare per le strade di Parigi, chiudevo gli occhi e immaginavo di trovarmi a Napoli. Una Napoli che vivevo in modo ossessivo nella mia testa, che sentivo spiritualmente, che non era reale, ma era quella che poi è venuta fuori nella scrittura di Santa Lucia. Così mi sono chiesto: che cosa farebbe una persona cieca se tornasse nella propria città e non potesse più vederla? Si affiderebbe ai sensi, alla memoria, all’immaginazione?”.