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Napoliclick è un portale quotidiano di informazione sociale e culturale pubblicato dalla cooperativa Nclick.
C’è un lungo senza tempo, in cui ci si può rilassare, mangiare e bere bene, in armonia con la natura, in un’atmosfera suggestiva, davanti a un panorama mozzafiato: quel luogo, in cui la genuinità del cibo incontra la bellezza del paesaggio, è a soli 20 minuti di auto da Napoli.
Masseria Sardo è tante cose: azienda agricola, agriturismo, ristorante, agribar, location di eventi privati, live, spettacoli teatrali e laboratori per bambini.
Un piccolo mondo incontaminato di circa 3 ettari e mezzo che si trova sulle sponde del Lago d’Averno, dalla cui terra le tenaci sorelle Fabiana e Gabriella Barbati – la prima imprenditrice, la seconda chef – oggi prendono prodotti per trasformarli in deliziosi piatti e in esperienze speciali da condividere.
Ne parliamo con Fabiana, che fino a qualche anno fa forse non avrebbe neanche mai immaginato di dedicarsi a un’attività del genere: “Venivo dalla città, sono laureata in lingue e ho fatto tante cose diverse nella vita, solo dal 2016, cioè da quando con la mia famiglia ho deciso di ristrutturare questo posto e farne qualcosa di particolare, mi sono dedicata al lavoro agricolo, ho cominciato a conoscere il territorio, prendere contatti, interfacciarmi con una realtà del tutto nuova”.
Una scommessa del tutto riuscita a guardare adesso questo posto: un tempo rudere, l’enorme struttura, rimessa a nuovo e aperta nella primavera del 2019, si trova all’interno di un cratere da cui padroneggia la collina, offrendo al visitatore una vista spettacolare.
La masseria è circondata da un agrumeto, formato per l’80% da mandarini flegrei: “Un frutto che rischia di scomparire a favore della più comune clementina - spiega Fabiana Barbati – ma che era molto importante nella tradizione del posto, se pensiamo che un tempo le giovani spose avevano in dote proprio alberi di mandarino”. Le sorelle Barbati vivono qui, nella struttura che ospita anche il ristorante, dotato di una grande terrazza esterna, e 4 camere in formula B&b di diverse tipologie.
Il principio è molto semplice: qui si cucinano i prodotti coltivati nell’orto, che in parte vengono anche trasformati in altro, ad esempio confetture e liquori, messi in vendita all’interno di uno shop della stessa masseria. I piatti sono semplici ma rivisitati grazie all’estro della chef Gabriella Barbati, una lunga carriera alle spalle tra Italia e estero. L’offerta è variegata: ci sono, in genere, 3 o 4 antipasti a scelta, primi, piatti di pesce e carne, chicche della cucina vegetariana, ma “tutti i prodotti sono il risultato di una scelta di qualità ed etica”, sottolinea Fabiana.
Masseria Sardo propone piatti che rispettano la naturale stagionalità dei prodotti, tutti rielaborati in chiave locale. Qualche esempio: il fiore di zucca ripieno di ricotta e scorzetta di limone non trattato; il risotto ai tre pomodori, ovvero preparato con cannellino flegreo tipico del posto, San Marzano e piennolo del Vesuvio. Accanto ai piatti, chef Gabriella suggerisce abbinamenti di vino, privilegiando naturalmente le piccole cantine locali, o sciroppi e liquori ricavati dall’agrumeto della proprietà. “Se qui vige una regola, è niente Coca, preferiamo consigliare altro”, sottolinea Fabiana.
Uno stile schietto e sincero, che si esprime perlopiù attraverso oggetti in ferro, tavoli in legno, piatti in terracotta, tutto frutto di un lavoro artigianale, rendono questo posto, a partire dalla sala ristorante, ancora più aperto ed accogliente. “Il design degli arredi è semplice eppure personale perché lo abbiamo scelto noi personalmente, del resto è anche casa nostra”, precisa Fabiana Barbati.
L’azienda agricola, aperta nel maggio 2019, non ha mai chiuso tranne che per le restrizioni da normativa anti-Covid. Al suo interno, il negozietto che vende confetture e sciroppi di agrumi, è gestito da un ragazzo con autismo, affiancato da un’operatrice, grazie alla collaborazione delle Barbati con l’associazione Semplicemente NOI – Autismo insieme. Ma non è l’unico esempio di attenzione al sociale delle due imprenditrici napoletane: all’attivo anche la partnership con Ludobus Artingioco, con cui organizzano le domeniche dedicate ai più piccoli nell’area dell’agribar pensata proprio per far rilassare i genitori mentre i loro figli giocano (tutti gli aggiornamenti sulla pagina Facebook della Masseria).
La multifunzionalità del posto si presta ad ogni tipo di target, proprio perché non c’è omologazione tra le diverse proposte della masseria: c’è il ristorante, in cui si gode di una buona cucina e di una bella vista, più adatto a un pubblico adulto che ama mangiare e bere bene; l’aria buona dell’agribar, nella parte degli orti, che attira di più le famiglie che vogliono trascorrere una giornata all’aperto in mezzo alla natura; le serate live e gli spettacoli teatrali che richiamano in genere i più giovani. “Il minimo comun denominatore è la voglia di stare bene, viversi la campagna, in un posto in cui ci sono anche cani e gatti, quindi si può stare tutti in armonia e in libertà”, dice la Barbati.
Per la ristorazione si parte dai 35 euro a persona per un menù base, inclusa l’acqua (che non è in vendita ma viene servita in bottiglia); si può spendere di più se si sceglie di mangiare e bere cose diverse.
Per le stanze del B&b: 80 euro in bassa stagione; 120 euro in alta.
L’agribar, con le sue proposte alcoliche e analcoliche, è alla portata di tutti.
Contatti e prenotazioni:
Masseria Sardo/orti e cucina
Via Montenuovo Licola Patria, 101
80078 Pozzuoli (NA)
Tel. 081 1858 1814
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