Venerdì, 15 Novembre 2024

Anna Rita Fasano di Pandora, la ceramica è donna

Acqua, terra, aria e fuoco: la ceramica ci mette in contatto con gli elementi essenziali del pianeta. L’associazione Pandora di Cava dei Tirreni, con la sua rete internazionale di oltre 500 ceramiste donne, opera da 10 anni portando in giro per il mondo le loro creazioni. L’emergenza climatica, l’attenzione per la natura ma anche la parità di genere e la violenza sulle donne sono temi a cui l’associazione dedica particolare attenzione.

In collaborazione con l’associazione Pandora, giovedì 7 dicembre 2023 alle ore 18 presso il Lapis Museum - il Museo dell’Acqua di Napoli nella Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta inaugurerà la mostra SUB TERRA promossa dall’associazione culturale Pietrasanta ETS.

Ne parla la presidente dell’associazione Pandora Anna Rita Fasano.

Come nasce lì’idea della mostra SUB TERRA e la collaborazione con l’associazione Pietrasanta ETS?

Il progetto originario ha preso forma lo scorso giugno, partendo dalle opere della ceramista iraniana Dorna Abyak in esposizione a Faenza nell’ambito di Argillà, uno dei più importanti festival europei dedicati alla ceramica. Da lì, con Raffaele Iovine e Mauro Improta, abbiamo immaginato un percorso espositivo corale adatto a un luogo tanto singolare come quello del Museo dell’acqua, declinato al femminile ma non chiuso al genere maschile.

Un’arte antica per una mostra contemporanea, soprattutto nei temi.

Oggi per fortuna la ceramica non è più considerata un’arte minore: resta un medium molto femminile e lo è fin dall’antichità. Si presta ottimamente alla narrazione di temi a cui l’associazione Pandora – essendo composta principalmente da donne ma non esclusivamente – è particolarmente legata: quella della libertà, della condizione femminile certamente, ma anche quello dell’attenzione per l’ambiente. Nella ceramica sono riuniti i quattro elementi: terra, acqua, aria e fuoco: è dalla loro combinazione che nasce questo materiale, riciclabile al 99%. Particolarmente calzanti sono l’ opera sul tema dei quattro elementi di Paola Ramondino, e quella di Lucia Vecchiarelli, che crea sculture a partire dal riciclo di vecchi motori ormai in disuso.

Fra le artiste e gli artisti che prendono parte a SUB TERRA, vi è una forte componente iraniana. In che modo verrà affrontato, alla luce dei recenti accadimenti politici, il tema della libertà femminile?

Il percorso espositivo si configura come un’unica narrazione: le opere colloquiano fra loro e si rapportano all’ambiente circostante. Un filo rosso narrativo è certamente la questione femminile: le artiste iraniane – ma anche gli artisti di sesso maschile sposano la causa -  si aprono, dalla loro identità, ad un discorso simbolicamente universale. Si parte da una poesia di Ehsan Shayegh, il cui tema è ripreso dall’istallazione diffusa di Dorna Abyak – centinaia di ossa insanguinate coperte da un panno – che a sua volta porta all’opera dello stesso Shayegh: una radice che simboleggia il legame fra il “sopra” e il “sotto”, ma anche un ritorno all’identità di donna libera, come donne libere erano le nonne di queste artiste negli anni ’70.

SUB TERRA si prefigge dunque di essere un’occasione di riscoperta per l’arte della ceramica contemporanea a Napoli. Vi sono iniziative correlate?

Partiamo il 15 gennaio con la collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli in una performance ideata dagli artisti iraniani Niyaz Azasikhah e Ehsan Shayegh a cui seguirà, il 20 e 21 gennaio, la creazione di una nuova opera, nell’ambito del progetto DEA Madre, che arricchirà ulteriormente l’esposizione. Il  17 gennaio 2024, in occasione della Festa di Sant’Antonio Abate protettore dei ceramisti, si terrà la manifestazione  “Luci d’argilla nella notte della focara di Sant’Antonio Abate”, con cotture Raku con il coinvolgimento del Pubblico.  Sempre a gennaio si terrà la presentazione del libro sulla ceramica di Giorgio Napolitano su  “ Richard Doelker “ .Presentazione a cura di Claudia Bonasi e Mariagrazia Gargiulo. Il sodalizio nato in questa occasione con Il Lapis Museum – il Museo dell’Acqua Napoli proseguirà anche la prossima estate. Nel mese di agosto sarà infatti sede del Matres Festival, biennale dell’arte ceramica al femminile, promossa dall’associazione Pandora.

Anna Rita Fasano di Pandora la ceramica è donna 1

Info:

SUB TERRA

A cura di Raffaele Iovine, Anna Rita Fasano e Mauro Improta

Con opere di: Dorna Abyak, Niyaz Azadikhah, Shohreh Haghighi, Kazhal Fakhri,della sud coreana Hyun Kyung Yoon, della francese Lise Jégat Zambelli e delle italiane Karin Putsch-Grassi, LuciaVecchiarelli, Mirta Morigi, Paola Raimondini, Robbie Mazzaro, Martina Buzio e Deborah Ciolli, Ehsan Shayegh e Antonio Vestita.

LAPIS MUSEUM - IL MUSEO DELL’ACQUA

PIAZZETTA PIETRASANTA 17-18, NAPOLI

7 DICEMBRE 2023 – 9 GENNAIO 2024

Inaugurazione GIOVEDÌ 7 DICEMBRE 2023 ORE 18

Author: nuovoeditore

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