Antonella Morea

Sono talmente tante le esperienze artistiche di Antonella Morea che citarle tutte sarebbe un’impresa ardua.
Attrice, cantante scoperta da Peppe Barra e apprezzata da Eduardo, protagonista della più celebre opera di Roberto De Simone, “La Gatta Cenerentola”. Basterebbe questo per capire la bravura di questa donna, ma quello che ancora di più la rende speciale agli occhi del pubblico è la sua voglia continua di sperimentarsi in vari campi artistici.
Pensiamo, nfatti al successo che raccoglie nei panni della Mamma nei video di Casa Surace, il fenomeno web degli ultimi anni.
La passione per l’arte la si legge in ogni parola che dice durante un’intervista che diventa maggiore quando ricorda Luca De Filippo, o il maestro per eccellenza, il ‘suo’ Roberto De Simone. Al cinema ha lavorato con i Manetti Bros, Edoardo De Angelis e Vincenzo Salemme e con tanti altri.
Cominciamo dal Positano Teatro Festival, in scena dal 26 al 28 luglio e da lei diretto artisticamente. Che tipo di offerta artistica sarà quella di quest’anno?
In questa edizione del Festival, abbiamo pensato di fare tre spettacoli che racchiudessero la memoria, quella del suono, delle parole di Eduardo, della musica di Sinagra e delle visioni di Luca De Filippo, di come lui ha mantenuto la memoria del padre. Ed ancora di Fred Buscaglione, che comunque ha segnato un'epoca, è stato uno che ha teatralizzato la canzone, per cui c'entra moltissimo con il festival. Chiaramente non poteva mancare l'omaggio a Roberto De Simone, che poi non è neanche un omaggio, è riduttivo dire omaggio. Noi siamo stati i suoi cantanti, quelli che abbiamo lavorato sempre con lui, per noi ha scritto un sacco di cose, per cui a me, che dico è il mio maestro e non ce ne sono altri, mi sembrava doveroso dedicargli uno spazio, anche se un piccolo spazio, perchè meriterebbe molto di più, un intero festival, sicuramente.
Nel dettaglio quindi sono tre spettacoli di qualità che compongono il Festival, ce ne parla?
Partiamo con “Si te parlo me parlo...” un concerto-recital che si compone di un’alternanza di scritti, lettere, poesie e poesie cantate musicate dal M°. Antonio Sinagra, che allora realizzò su commissione dello stesso Eduardo. In scena Lalla Esposito, Lello Giulivo, Michele Simonelli, accompagnati da Ciro Cascino al pianoforte e da Alessandro Tumolillo al violino. Peppe Miale Di Mauro e Mario Gelardi firmano “L’ultima corsa di Fred”, diretto da Peppe Miale, e Massimo De Matteo con il M° Mariano Bellopede al pianoforte. Chiusura affidata a “Maestro” Cantiamo il Naniana in cui De Simone sarà ricordato da me con: Renata Fusco, Lello Giulivo, Gianni Lamagna, Anna Spagnuolo e Patrizia Spinosi Giovanni Mauriello. Saremo accompagnati dai musicisti: Michele Bonè (chitarra), Gianluca Falasca (violino), Leonardo Massa (violoncello), Paolo Propoli (chitarra).
Nel corso della stagione la vedremo alla sala Assoli con “Sono viva per miracolo”, non un semplice spettacolo, di cosa si tratta?
La piece racconta la storia di Marina, una donna di mezza età che vive sola in una monocamera arredata, accompagnata soltanto da un uccellino in gabbia e un assistente vocale che lei chiama Lello. Ha scelto di vivere da sola, per tutto quello che le è capitato nella vita e l'unica persona che gli fa compagnia, una persona tra virgolette, è questa sorta di Alexa che lei chiama Lello, questo Lello è un vero e proprio badante che poi farà anche altro. E’ un’opera che esplora temi profondi e attuali, offrendo al pubblico una riflessione intensa e toccante sulla solitudine e sulla continua ricerca di connessione umana. Non dico altro perché comunque è un po' da scoprire.
E invece quest'estate in che cosa si cimenterà?
Sto portando in giro sempre “Mamma”, laddove me lo richiedono lo faccio sempre. Lo porto già da sei anni ed ha la regia di Gerardo D’Andrea. Quattro monologhi dove mamme malefiche raccontano ancora fiabe e che poi via via si trasformano nei vari episodi in figure irrimediabilmente corrotte dai mass-media, una folla di donne attorniate da ragazzini che si chiamano Deborah, Samanta, Morgan, nelle cui conversazioni si confondono messaggi personali, echi televisivi, slogan di rotocalchi; dove la pubblicità si sovrappone alle confidenze – le telenovelas alla sfera privata e gli inni liturgici alle canzonette di Sanremo.
Ha firmato anche la regia di una versione di “Mamma”, con chi?
Ho fatto una regia a Rino De Martino, ma dovevo aiutarlo perché essendo un uomo non doveva essere scambiato né per un femminello né per una femmina, doveva essere un'entità, infatti lo feci rasare, lo feci mettere il perizoma, lui doveva soltanto entrare nella tradizione e uscirne fuori nella contaminazione. Invece io no, io essendo donna posso incarnare davvero le mamme.
Che autori le piacciono da leggere?
Sono un po' discola in questo, ogni volta che mi danno un copione non riesco a leggere i libri perché altrimenti mi va fuori la testa dal copione. Sono una che ama molto i gialli, ho scoperto Lars Kepler, (pseudonimo dei coniugi Alexander e Alexandra Coelho Ahndoril), ho tutta la collana dei loro libri. Un’estate ho scoperto tutto Sándor Márai, però era difficile poterlo decifrare, mentre Lars Kepler fa dei capitoli piccolissimi, per cui ti tiene sulla corda, sulla corda. Per me è bellissimo, e sto leggendo il suo L'uomo della pioggia.
Dopo il successo della scorsa stagione la rivedremo in “Piccole donne il musical”?
Si, faremo un lungo tour di questo spettacolo. È l’adattamento del romanzo di Louisa May Alcott, nella versione italiana di Gianfranco Vergoni con regia e coreografia di Fabrizio Angelini, prodotto dalla compagnia dell’Alba e racconta le storie delle quattro sorelle March: Meg, Beth, Amy e Jo – all’epoca della Guerra di Secessione americana.
Avete fatto due date di Casa Surace in teatro con “La riunione di Condominio – Tutti sotto lo stesso tetto”. Uno spettacolo scritto da Simone Petrella, Alessio Strazzullo e Daniele Pugliese, per la regia di Paolo Ruffini. Lo rivedremo in scena?
Certo è uno spettacolo che davvero ci è scoppiato tra le mani, un successo incredibile. Con me in scena Riccardo Betteghella e Daniele Pugliese. In scena proponiamo l’assemblea più caotica d’Italia, dove il pubblico diventa condomino per una sera, tra liti infinite, regolamenti incomprensibili e vicini al limite della denuncia. Uno spettacolo interattivo, travolgente e fin troppo realistico. Faremo molte date e sono molto contenta. Poi ad ottobre mi aspetta una grande cosa al San Carlo di cui però non posso dire ancora nulla. Restate connessi per scoprire di cosa si tratta.
AUTORE: Roberta D’Agostino