Domenica, 17 Novembre 2024

Campania Legge – Fondazione Premio Napoli, la rivoluzione targata Maurizio de Giovanni

Una vera e propria rivoluzione interna, a partire dal nome: non si chiamerà più Fondazione Premio Napoli ma Campania Legge – Fondazione Premio Napoli. Tra gli obiettivi annunciati oggi alla stampa dal nuovo presidente, Maurizio de Giovanni, c’è quello di riformare il premio letterario più antico d’Italia uscendo dai palazzi, entrando in contatto con la gente, soprattutto i giovani dei quartieri a più alto tasso di dispersione scolastica, facendo rete con le scuole e con le associazioni.

Perché “le risorse della Fondazione non possono essere impiegate solo a diffondere libri tra chi legge già e, non già tra chi non lo fa, e per quanto il concorso letterario sia importantissimo, sono molti altri i fronti su cui muoversi”.

GUARDA L'INTERVENTO DI MAURIZIO DE GIOVANNI

Uscire dal palazzo, andare tra i giovanissimi

Così, Maurizio de Giovanni illustra il nuovo corso dell’ente da lui presieduto su mandato del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. “Dobbiamo portare i libri nelle scuole, nelle carceri, negli ospedali, dove la gente ha bisogno di libri e neanche lo sa perché il libro è un passaporto per andare da qualche altra parte – ha sottolineato De Giovanni nella conferenza stampa che si è tenuta stamattina a Palazzo Reale - Il nostro impegno sarà quello di intercettare i ragazzi che non vanno a scuola o non hanno l’abitudine a leggere, portare la cultura dove la cultura non c’è, creare continuità tra studio e lavoro. La scommessa è quella di spiegare a questi ragazzi che è meglio fare il cameriere che spacciare”.

Creare un network territoriale per uscire dalla nicchia

La fondazione ha già riscontrato la collaborazione della Regione Campania, a partire dagli uffici scolastici regionali. Una delle idee su cui punta de Giovanni è quella di promuovere nelle scuole laboratori di scrittura creativa e moduli di sceneggiature tratte da libri. Parallelamente, collabora con le principali associazioni del territorio. In questo senso, “Campania legge” lancia il 19 giugno un incontro tra associazioni, librerie e ogni sodalizio che lavora per il settore: il titolo dell’evento è Stati generali della lettura e si terrà nella sede della fondazione a Palazzo Reale per studiare la costituzione di un osservatorio, un programma di interventi, un ciclo di appuntamenti utili alla diffusione della parola scritta e di quella letta. Prenderanno parte alla giornata anche i responsabili del Comune di Napoli del Patto per la lettura a cui “Campania legge” annuncia l’adesione. Uno degli obiettivi è la valorizzazione delle biblioteche di quartiere per la creazione di centri di lettura diffusi.

Riformare il Premio Napoli, a partire dalla struttura

Il giudice Alfredo Guardiano, presente stamattina all’incontro con i giornalisti, ha parlato di una vera e propria ristrutturazione del Premio: “Non ci sarà più una Giuria tecnica, con un numero fisso di componenti. La Giuria si trasforma in un Comitato di supporto al presidente. Vale a dire che ai giurati non si chiede solo di selezionare i libri da sottoporre al giudizio popolare ma anche di proporre iniziative con lo scopo di diffondere la lettura”. A lui il compito di coordinare questo comitato.

“L’idea è anche quella di cambiare la classificazione standard delle 3 categorie, Narrativa, Poesie e Saggistica, aggiungendo nuove categorie”, dice Guardiano. Il presidente allora rilancia: “Non mi dispiacerebbe introdurre novità, come testi delle canzoni, graphic novel, infatti per questo siamo già in contatto con il Comicon. Queste naturalmente sono delle proposte, il comitato lavora in autonomia”.

In ogni caso le novità annunciate riguardano non giù questo bando 2023 (già pubblicato con tema Mediterraneo a questo link) ma la 70esima edizione del concorso letterario.

Coinvolgere artisti e mondo dello spettacolo

Il nuovo volto della fondazione passa anche attraverso un coinvolgimento più diretto di artisti e persone del mondo dello spettacolo. “Faremo eventi e incursioni di vario genere, coinvolgendo figure della cultura anche nazionalpopolare – ha sottolineato ancora Maurizio de Giovanni - A partire dalle masterclass tenute dai grandi nomi che compongono il comitato tecnico – tra cui gli scrittori Igiaba Sciego, Diego De Silva, Maurizio Braucci - attività con realtà che promuovono iniziative culturali in periferia, flash mob letterari, podcast sugli incontri che si terranno in fondazione e con estratti da romanzi, dibattiti con influencer e booktoker, coinvolgimento di personaggi popolari tra i giovani come attori, musicisti, youtuber e fumettisti; infine lanceremo i contest per le scuole, da quelli che prevedono la realizzazione di mini sceneggiature da tradurre in cortometraggi ai concorsi di lettura creativa: verranno premiati insieme ai grandi autori a fine anno”.

Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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