Giovedì, 21 Novembre 2024

Ciro Giustiniani: nei miei monologhi racconto spaccati di vita quotidiana con la satira

Cabarettista e artista dell’improvvisazione: Ciro Giustiniani porta sul palco temi della vita di tutti i giorni, resi universali dal modo originale di raccontarli.

Da qualche settimana il comico napoletano è tornato in tv nella grande famiglia di “Mad in Italy”, lo show condotto da Gigi e Ross con Elisabetta Gregoraci, in onda il lunedì in prima serata su Rai 2.

Ciro Giustiniani, un ritorno sul piccolo schermo dopo quasi due anni. Come sta vivendo questa nuova esperienza televisiva?

Sono davvero contento perché abbiamo iniziato da poco e stiamo avendo già un bel riscontro: a casa il pubblico ci segue, in studio ride e si diverte con noi. Quello di “Mad in Italy” è un gruppo ben affiatato, anche grazie all’interazione dei conduttori e al lavoro di Tunnel produzioni. Ad esibirsi non sono solo napoletani, ma artisti che provengono da tutta Italia: ognuno porta sul palco il suo modo particolare di fare comicità.

E qual è il suo?

Nei miei monologhi faccio “satira di costume”. Sono un po’ come un cronista che osserva e racconta spaccati di vita quotidiana, aggiungendo del surreale. La mia sfida è quella di far rivedere la gente in quello che io dico, di parlare dell’evoluzione della società, di situazioni che all’epoca mia sono state vissute con “normalità”, mentre oggi si tende a estremizzare ogni cosa.  

Qualche esempio?  

Io sono cresciuto in un’epoca in cui la sicurezza verso i bambini non esisteva, ci si preoccupava ben poco, mentre oggi c’è un’iperprotettività nei confronti dei propri figli. Un altro esempio è il rapporto con gli insegnanti: oggi hanno creato i famosi gruppi delle mamme che sono subito pronte ad attaccare i docenti pur di difendere i figli, mentre quando io ero piccolo la maestra era alleata di mia madre e se solo osavo fiatare le prendevo. Prima esistevano i soprannomi che erano degli ingenui sfottò, adesso rientra tutto nel fenomeno del bullismo. Credo che questi eccessi non siano salutari, ma che ci voglia un po’ di buon senso, di sano equilibrio. 

C’è un suo personaggio al quale si sente più legato?

Sono legato a Ciro Giustiniani che può indossare i panni del Boss delle Cerimonie oppure quelli di San Gennaro. Dietro quella maschera, però, ci sono sempre io, quel “cronista” che ha il suo modo di raccontare la realtà.

Da artista preferisce esibirsi in tv o in teatro?

Sono due mondi diversi che regalano emozioni differenti. Ma l’una va a sostegno dell’altro: se riesci a fare tv fai bene anche teatro, se riesci fare teatro fai bene anche tv. Quello che cambia sono il linguaggio, i tempi e la velocità.

A proposito di teatro, è reduce da un tour con StendAp Sprizz, scritto insieme a Rosario Toscano, con la collaborazione di Oreste Ciccariello

Uno spettacolo di cabaret di quasi due ore, un racconto apparentemente personale e ironico che fa ridere le persone presenti in sala perché colgo i loro difetti portandoli nella mia vita. In pratica loro si rivedono in quello che io dico. A gennaio mi sono esibito sul palco del Teatro Totò di Napoli, ma proseguirò al cineteatro Corona di Quarto il 24 febbraio, all’Ariston di Mondragone il 7 aprile e a Martina Franca, in Puglia, il 19 aprile.

E in arrivo c’è anche un libro

Sì, a breve uscirà “Kitemmorto”, edito da Rogiosi. Non facciamoci ingannare dalla parola: in napoletano ci sono dei termini come questo che dietro un’offesa nascondono un mondo, vocaboli che diventano un rafforzativo, un aggettivo. Non posso spoilerare, dico solo che parla di un ragazzo che, armato di taccuino e penna, fa una passeggiata per Napoli in compagnia di una guida che gli spiega tutti i modi di fare partenopei che abbiamo assorbito.

Del resto questa non è la sua prima esperienza da scrittore

Sì, qualche anno fa è uscito “Per mia madre sorridere era già in italiano”, edito da Rai Libri, in cui racconto il mio passato fatto di una doppia vita lavorativa, tra cabaret e sindacato. Due attività apparentemente difficili da conciliare, ma sotto molti simili. Due esperienze che mi hanno permesso di conoscere in modo approfondito alcuni aspetti della realtà e di capire un po' di più le persone.

Donatella Alonzi
Author: Donatella Alonzi
Giornalista professionista e videomaker. Animalista convinta, mamma di Lucia e di Bella, la sua buffa cagnolina.

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