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Sarà Turandot a inaugurare la Stagione2023/2024 del teatro di San Carlo. L’ultimo capolavoro di Giacomo Puccini, compositore di cui nel 2024 ricorrono i 100 anni dalla morte, andrà in scena sabato 9 dicembre 2023 con una nuova produzione per la regia di Vasily Barkhatov, al suo debutto al San Carlo. La direzione di Turandot è affidata al direttore musicale Dan Ettinger, alla sua prima inaugurazione sancarliana, sul podio alla testa di Orchestra e Coro del Lirico di Napoli.
Opera in tre atti e cinque quadri, su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, Turandot mancava dalle scene sancarliane dal 2015 e andrà in scena nella versione con il finale di Franco Alfano. Sette in tutto le recite, in programma dal 9 al 17 dicembre.
Un cast internazionale vede in primo piano Sondra Radvanovsky, una delle grandi voci del nostro tempo, affrontare il ruolo della principessa Turandot con al suo fianco Yusif Eyvazov nei panni del principe Calaf e Rosa Feola in quelli di Liù.
In alternanza con il cast principale saranno invece impegnati nelle recite del 10, 13 e 16 dicembre, Oksana Dyka (Turandot), SeokJong Baek (Calaf), Amina Edris (Liù).
Nella compagnia di canto anche Alexander Tsymbalyuk (Timur), Nicola Martinucci (Altoum), Alessio Arduini (Ping), Gregory Bonfatti (Pang), Francesco Pittari (Pong), Sergio Vitale (Un mandarino).
Completano il cast Valeria Attianese (Prima ancella), Linda Airoldi (Seconda ancella), Vasco Maria Vagnoli (Il Principino di Persia). Maestro del Coro è Piero Monti. Il Coro di voci bianche è guidato come sempre da Stefania Rinaldi.
Le scene di questa nuova produzione del Teatro di San Carlo sono di Zinovy Margolin mentre firma i costumi Galya Solodovnikova, le luci sono di Alexander Sivaev.
Lo spettacolo è dedicato anche a Maria Callas nel centenario dalla nascita (1923 – 2023), che cantò per la prima volta al Teatro San Carlo nel 1949 proprio il ruolo di Turandot per tre rappresentazioni.
La serata del 9 dicembre sarà trasmessa da Rai Cultura in prima serata su Rai5 alle 21.15 e in diretta streaming sulla piattaforma Medici.tv.
Nei primi mesi del 2024 Turandot sarà diffusa anche nei cinema internazionali di Australia, Spagna e paesi di lingua spagnola oltre che sulla piattaforma SigmArt.
Vasily Barkhatov, nato a Mosca nel 1983, è tra i registi più richiesti della sua generazione, tra le ultime produzioni operistiche che ha firmato si ricordano Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi alla Deutsche Oper Berlin e Le Grand Macabre di György Ligeti all'Opera di Francoforte.
“In questa produzione – dichiara il regista - desideravo preservare la bellezza del trionfo finale dell’amore che sembra un super Happy End, un concentrato di tutti i lieto-fine della storia dell’opera. Certo, non sappiamo quale fosse l’intenzione reale di Puccini, ma per me è molto rilevante che ci fosse un precedente, il lieto-fine a sorpresa della Fanciulla del West, quasi come un musical (o un futuro film hollywoodiano). Il mio secondo punto di partenza è stato attribuire un maggiore valore umano ai due protagonisti. Nel tempo infatti Calaf e Turandot si sono trasformati in nomi simbolici conosciuti da tutti, proprio come Romeo e Giulietta, Otello e Desdemona, ma di cui non conosciamo l’intima umanità. Volevo offrire più livelli, a loro e alla storia, con ulteriori sottotesti e contesti, ma allo stesso tempo conservare il carattere originario, la bellezza della fiaba”.
“Lo sguardo curioso di Puccini – afferma Ettinger - va con questa sua ultima opera ben oltre Butterfly. In Turandot giunge all’estremo la voglia del compositore di sperimentare, la sua curiosità. Puccini sperimenta motivi, melodie, frammenti ritmici, ogni possibile via per portare il suo viaggio davvero oltre i limiti. Pensiamo all’orchestrazione, dove usa strumenti esclusivamente occidentali, ma che imitano quelli cinesi senza inserirne di autentici. Con mezzi del tutto tradizionali, raggiunge il suo scopo che è di “imitare” non copiare la realtà, con risultati artistici eccezionali. Da un lato l’uso dell’orchestra sembra davvero convenzionale, soprattutto nella situazione attuale delle grandi orchestre occidentali. Ma è l’uso che Puccini fa dell’orchestra, la sua orchestrazione, che è semplicemente geniale. È vero che inserisce un solo autentico strumento cinese, il gong, ma se guardiamo all’intera sezione delle percussioni, tutte rigorosamente occidentali, quel che riesce a creare con questi diversi strumenti non può che essere definito geniale”.
Teatro di San Carlo
sabato 9 dicembre 2023, ore 20
INAUGURAZIONE
Giacomo Puccini
TURANDOT
dramma lirico in tre atti e cinque quadri
Libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni
dalla fiaba teatrale omonima di Carlo Gozzi
Direttore | Dan Ettinger
Regia | Vasily Barkhatov♭
Scene | Zinovy Margolin♭
Costumi | Galya Solodovnikova♭
Luci | Alexander Sivaev ♭
Interpreti
La Principessa Turandot | Sondra Radvanovsky (9, 12, 15, 17) / Oksana Dyka (10, 13, 16)
L'Imperatore Altoum | Nicola Martinucci
Timur | Alexander Tsymbalyuk
Calaf | Yusif Eyvazov (9, 12, 15, 17) / Seokjong Baek ♭ (10, 13, 16)
Liù | Rosa Feola (9, 12, 15, 17) / Amina Edris ♭ (10, 13, 16)
Ping | Alessio Arduini
Pang | Gregory Bonfatti
Pong | Francesco Pittari
Un Mandarino | Sergio Vitale
Prima ancella | Valeria Attianese ♮
Seconda ancella | Linda Airoldi ♮
Il Principino di Persia | Vasco Maria Vagnoli ♮
♭ debutto al Teatro di San Carlo ♮ Artista del Coro
Orchestra e Coro e Coro di Voci Bianche del Teatro di San Carlo
Maestro del Coro | Piero Monti
Maestro del Coro di Voci Bianche | Stefania Rinaldi
Nuova produzione del Teatro di San Carlo
Teatro di San Carlo
sabato 9 dicembre 2023, ore 20 - domenica 10 dicembre 2023, ore 17
martedì 12 dicembre 2023, ore 20 - mercoledì 13 dicembre 2023, ore 20
venerdì 15 dicembre 2023, ore 20 - sabato 16 dicembre 2023, ore 20
domenica 17 dicembre 2023, ore 17
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