Mercoledì, 24 Aprile 2024

Mario Paciolla, ecco il murale firmato da Jorit

C’è il volto di Mario che guarda il mare, con lo sguardo intenso dei suoi occhi azzurri e il volto segnato dalle strisce tribali, firma inconfondibile di Jorit, l’artista di fama internazionale che ha dipinto il murale sul Liceo Scientifico e Linguistico "Elio Vittorini” di Napoli.

Ed è qui, in via Domenico Fontana 172, che venerdì 14 aprile 2023 alle ore 10.30 sarà inaugurato il murale dedicato a Mario Paciolla che Jorit ha realizzato su una delle facciate esterne dell’istituto scolastico. Il progetto, fortemente voluto dal Collettivo Giustizia per Mario Paciolla” e dalla famiglia Paciolla, vede la collaborazione del gruppo di imprese sociali Gesco e la sua cooperativa di comunicazione Nclick e ha il sostegno di Comune di Napoli, Città Metropolitana di Napoli, Municipalità 5, dello stesso Liceo Scientifico e Linguistico "Elio Vittorini". Hanno collaborato anche lo studio di Ingegneria ARGO, il SUGC Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, l’associazione “Articolo 21, liberi di….

Alla presentazione interverranno: la Vicesindaca del Comune di Napoli, Laura Lieto, il dirigente scolastico del Liceo “Elio Vittorini”, Giuseppe Tranchini, il Presidente di GESCO, Sergio D’Angelo, l’artista Jorit, il presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana, Vittorio di Trapani, i genitori di Mario, Anna Motta e Giuseppe Paciolla, il rappresentante del Collettivo “Giustizia per Mario Paciolla”, Simone Campora. Modera Daniele Grano del collettivo "Giustizia per Mario Paciolla".

Seguirà una performance musicale di: Tartaglia Aneuro, Simona Boo, Valerio Jovine e Massimo Jovine e PeppOh. L’iniziativa rientra nelle attività a sostegno della vicenda di Mario Paciolla, il giovane napoletano cooperante ONU scomparso quasi 3 anni fa, in misteriose circostanze, mentre svolgeva il suo lavoro di costruttore di pace in Colombia.

La realizzazione dell’opera è stata resa possibile grazie anche a un'ampia campagna di comunicazione, svolta in collaborazione con l’ufficio stampa del Gruppo Gesco, la cooperativa NClick e da una partecipata campagna di crowdfunding pubblica gestita dal Collettivo “Giustizia per Mario Paciolla”.

Mario Paciolla ecco il murale formato Jorit 1

Informazioni:
https://www.giustiziapermariopaciolla.com
https://it.justiceformario.com

Link utili:
piattaforma completamente anonima per rilasciare informazioni o testimonianze in totale sicurezza ed anonimato
https://leaks.marioveritas.org
petizione online per chiedere verità e giustizia
https://www.change.org/p/ministero-degli-esteri-italiano-morte-di-un-operatore-italiano-dell-onu-in-colombia

La storia:

Mario Paciolla, nato Mario Carmine Paciolla (Napoli, 28 marzo 1987 – San Vicente del Caguán, 15 luglio 2020), è stato un giornalista, attivista e volontario italiano, assassinato durante l'esercizio delle sue funzioni di osservatore ONU dell’accordo tra governo colombiano e Farc.
Laureato in scienze politiche presso l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" nel 2014, si trasferisce in Colombia nel 2016. Per due anni opera come volontario nella Peace Brigades International, organizzazione non governativa internazionale a tutela dei diritti umani. Nel 2018 inizia la collaborazione con le Nazioni Unite come osservatore per la verifica del corretto svolgimento degli accordi di pace tra il Governo e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia. Il 15 luglio 2020 viene trovato senza vita nella sua casa di San Vicente del Caguán.
Sin dall'inizio la causa della morte di Mario Paciolla è risultata essere poco chiara. Ritrovato impiccato con un lenzuolo, il decesso è stato inizialmente classificato come suicidio. A seguito di una mobilitazione generale e di nuovi elementi, le autorità colombiane iniziano le indagini su quattro poliziotti, accusati di aver consentito a funzionari delle Nazioni Unite di prelevare oggetti personali della vittima. Anche la procura di Roma apre un fascicolo per chiarire la causa della morte del giovane attivista napoletano. Il caso Paciolla viene seguito dal legale Alessandra Ballerini, stesso avvocato dell'omicidio di Giulio Regeni. Il 19 ottobre 2022 la procura di Roma chiede l'archiviazione del caso, confermando il suicidio.

Il presidente della Colombia, Iván Duque, aveva nominato Guillermo Botero suo ministro della Difesa quando si verificarono questi eventi. La missione di verifica delle Nazioni Unite, a cui Paciolla apparteneva, ha contribuito, al pari di altre istituzioni presenti sul territorio, a denunciare irregolarità nelle operazioni militari dirette da Botero, legate alla morte di minori in un bombardamento diretto a presunti dissidenti delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia nel dipartimento di Caquetá.

Jorit:

Jorit è un artista italiano, specializzato in arte urbana. Hanno scritto su di lui le più grandi testate giornalistiche internazionali da The Guardian, BBC, Middle East Eye, TeleSur, Euronews.

Jorit è stato riconosciuto da critici internazionali come Achille Bonito Oliva e la sua attività artistica è divenuta materia di studi e trattati universitari. Jorit affianca a un profondo realismo e a una grande padronanza tecnica del mezzo pittorico forti messaggi di natura sociale.

Jorit ha cominciato a farsi conoscere a partire dal 2005 attraverso una serie di graffiti eseguiti a Napoli, nella periferia nord e nel centro storico. I primi lavori, pur esprimendo elementi di originalità stilistica, erano molto legati all’espressione tipica del Graffitismo tradizionale. Jorit ha realizzato in questo primo periodo numerosi dipinti su treni su muri illegali e ha frequentato le Yard (depositi dei treni dove i writer sono soliti dipingere in maniera illegale su di essi) di molti paesi europei.

Nei primi anni l’attività pittorica di Jorit è affiancata da una costante militanza politica che lo porta a entrare in contatto con i movimenti no-global e di rivendicazione dei diritti sociali.

A partire dal 2005 le opere di Jorit cominciano ad avvicinarsi sempre più a uno stile figurativo. Con il tempo pur non abbandonando mai del tutto il Graffitismo, Jorit ha cominciato a concentrarsi prevalentemente sulla raffigurazione realistica del volto umano.

A partire dal 2008 comincia a essere riconosciuto anche da alcuni musei e realizza una mostra al MACRO di Roma, al Museo MAGMA e al P.A.N. di Napoli inoltre espone in gallerie a Londra, Berlino, Sydney e Roma. Negli anni duemila e duemiladieci l’attività di Jorit si internazionalizza sempre di più, ma resta principalmente legata alla strada e alla fruizione gratuita e per tutti.

Da 2013 in poi l’attenzione di Jorit si concentra esclusivamente sulla raffigurazione realistica del volto umano che incomincia a marchiare con due strisce rosse sulle guance, che rimandano a rituali magici/curativi africani in particolare alla procedura della scarnificazione, rito iniziatico del passaggio dall’infanzia all’età adulta legato al momento simbolico dell’entrata dell’individuo nella tribù. Raffigura sui muri nelle città che visita per il mondo persone del posto, e le marchia, tramite il rito pittorico facendole entrare a suo dire nella ”Human Tribe”.

Nei murales realizzati da Jorit sono “nascoste” delle scritte, parole e frasi che spesso ampliano il significato delle opere. Sono state raccolte per la prima volta da Vincenzo De Simone, psicologo e fotografo partenopeo, nell’ambito del progetto La gente di Napoli.

Fonte: https://www.jorit.it/

 Mario Paciolla ecco il murale formato Jorit 2

Tartaglia Aneuro
Il progetto Tartaglia Aneuro nasce nel 2012 dall'incontenibile bisogno espressivo di Andrea Tartaglia che riunisce attorno a sé il chitarrista e compositore Paolo Cotrone, il bassista Mattia Cusano, il percussionista Salvio La Rocca, e dopo una lunga gavetta in formazione "unplugged", si aggiunge in pianta stabile il batterista Federico Palomba. Centinaia di concerti tra Italia e all'estero (Austria, Francia, Spagna), aperture ad Artisti come: Manu Chao, Daniele Silvestri, Le Luci della centrale elettrica , Calcutta, Lorenzo Kruger, Enzo Avitabile, Clementino, James Senese, 99posse, e collaborazioni con Jovine, Marcello Coleman, Che Sudaka, Lorenzo Kruger, Foja, Gnut, La Maschera. Partecipa inoltre a progetti collettivi come: “Capitan Capitone e i fratelli della costa” guidato da Daniele Sepe, il progetto sociale “Terroni Uniti”. Andrea Tartaglia ha già all'attivo una nomination al Premio Tenco come miglior pezzo singolo per “Le Range Fellon ft. Daniele Sepe”, primo in classifica per un mese nella classifica “Viral 50 Italia” di Spotify.

Simona Boo
Simona Boo è una cantante partenopea dalle origini nigeriane. Diplomata in Scienze dello Spettacolo al Suor Orsola Benincasa e in canto e composizione jazz al Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella. Nel 2011 fonda insieme a un gruppo di amici il Cultural Boo Team con cui pubblica nel 2020 un album di inediti, “FUJE”, e vince il premio della critica Bianca D’Aponte dedicato a Fausto Mesolella. Appassionata di bossa nova, fonda nel 2011 il duo Comoverão con Diego Imparato. Dal 2015 è la voce femminile dei 99POSSE . Nel 2016 veste il ruolo di Donna Anna per il Don Giovanni secondo l'orchestra di Piazza Vittorio. Dal 2021 è nel cast dello spettacolo Passione _ The Next Generation firmato da Federico Vacalebre con la direzione orchestrale di Ernesto Nobili. Collabora con artisti come Tony Esposito, Ernesto Vitolo, Gigi de Rienzo.

Massimo Jovine
Massimo Jovine era un ragazzo di periferia con la faccia d’angelo e un grandissimo talento musicale, quando negli anni Novanta incontrò Luca Persico — ’O Zulù —, Marco Messina e Giampiero Papa J ed entrò nei 99 Posse. Che, nati nel periodo della Pantera (studentesca), divennero la band più comunista e underground d’Italia, con testi in napoletano e suoni “bastardi” tra il rap, l’elettronica, la black music e la musica popolare. Di Jovine — e di Messina — tutte le musiche da allora ad oggi, compresa quella del famosissimo “Curre curre guagliò” voluto da Gabriele Salvatores come colonna sonora del film Sud e che valse alla band il Premio Tenco. Mentre i 99 Posse si prendevano (nel ’91), lasciavano (nel 2001) e riprendevano (nel 2009) fino a festeggiare i trent’anni con un tour estivo e il tutto esaurito all’Arena Flegrea il 10 settembre 2022, Massimo Jovine (in arte JRM) ha messo su famiglia, è diventato manager musicale, ha aperto locali (sempre undergound) e oggi è anche talent scout di giovani artisti. Oltre, ovviamente, a suonare con la band.

Valerio Jovine
L’avventura musicale di Jovine nasce nel 1998 dal progetto di Valerio Jovine, in collaborazione con il fratello Massimo “JRM” dei 99 Posse. Contagiato (BMG) è il titolo del primo album prodotto nel 2000. La costante voglia di sperimentare diversi registri musicali, la ricerca di nuove contaminazioni e le numerose collaborazioni importanti (Simple Mind, Cico, Jah Sazzah e Don Skal degli Aretuska, O’Zulu' dei 99 Posse, Speaker Cenzou e Cor Veleno) sono un la cifra stilistica di Valerio Jovine che ha al suo attivo ben otto album e diversi brani singoli. Dal 2010 entra a far parte, come seconda voce, della nuova formazione live dei 99 Posse, tornati dopo dieci anni sulla scena musicale. Nel 2012 esce l’album Sei che include anche Napulitan’, brano diventato ben presto uno dei cavalli di battaglia degli Jovine. Nel 2014, partecipa al talent show di Rai2 The Voice of Italy nel team di J-AX. Nel 2015, dopo The Voice, Valerio collabora con J-Ax al brano “Un altro viaggio” incluso nell’album “Il bello di essere brutti”. Dal 2017 Valerio Jovine è anche produttore oltre che cantante, firmando diverse collaborazioni per nuovi progetti musicali.

PeppOh
Rapper/Soulman e Cantautore, autore anche per altri artisti (Maria Nazionale, Ciccio Merolla, Rosa Chiodo, AfroBlue e altri), parte dall'Hip Hop e fa della versatilità e della scrittura il suo punto di forza. Canta di emozioni vere, esperienze vissute e con la sua musica in live cerca di sovrastare ogni trend. I suoi live sono pieni di momenti di felicità e condivisione di energia con il pubblico misti a momenti di emozione pura per le tematiche affrontate nei suoi testi e cantate in uno stile new-soul.

Ida Palisi
Author: Ida Palisi
Giornalista professionista, esperta di comunicazione sociale, dirige l’Ufficio Comunicazione Gesco. Collabora con il Corriere del Mezzogiorno per le pagine della Cultura.

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