Nuovi spazi aperti al pubblico a Palazzo Reale
Parte dal Cortile d’Onore al pianterreno, si ferma al piano nobile e arriva fino al Belvedere e agli appartamenti privati dei Borbone, passando per i sottotetti. È il nuovo progetto di ampliamento degli spazi di Palazzo Reale a Napoli che da oggi aprono anche al pubblico, dopo l’inaugurazione di ieri e la visita del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
“Rileggere il divenire di Palazzo Reale nel tempo non è solo un riepilogo delle variazioni stilistico-architettoniche susseguitesi - ha dichiarato il ministro - bensì è un viaggio nelle viscere della storia di Napoli e del suo modo d’essere capitale di un regno. Auguro che la nuova prospettiva offerta da questa lodevole iniziativa culturale contribuisca ad ampliare l’orizzonte con cui si guarda alla meravigliosa realtà di questa città”.
Il nuovo percorso parte dal Museo della Fabbrica, uno spazio permanente al piano terra che ripercorre la storia della reggia attraverso l’esposizione di opere e installazioni audiovisive che ne illustrano le trasformazioni anche attraverso rilievi 3D. Nella parte centrale sono esposti in teche sospese i modellini ottocenteschi degli architetti dell’epoca Antonio Niccolini e Gaetano Genovese, restaurati per l’occasione.
Pensato come punto di partenza per la visita del palazzo, ma anche come prolungamento coperto del Cortile d’Onore, il museo è introdotto dal nuovo foyer con la biglietteria e il guardaroba, spazio di accoglienza, informazione e orientamento. Il nuovo museo è stato progettato dall’architetto Giovanni Francesco Frascino mentre a supervisionare tutti i lavori è stato l’architetto di Palazzo Reale Almerinda Padricelli. “Al suo interno il visitatore non solo ha la possibilità di valutare l’offerta culturale proposta e scegliere la tipologia di visita da effettuare, - racconta Almerinda Padricelli – ma anche l’opportunità di accedere a uno spazio introduttivo alla visita, accolto in ambienti dedicati che conducono al percorso di visita, proponendosi come esperienza immersiva nella meraviglia di una residenza reale e dei suoi tesori”.
Al piano nobile il percorso espositivo si completa con la mostra “Quattro secoli di storia: la fabbrica di Palazzo Reale” aperta fino al 3 settembre, con la curatela del direttore Mario Epifani e l’allestimento dall’architetto Stefano Gei, che prosegue il racconto della storia del palazzo grazie alle opere esposte, concesse in prestito in gran parte da istituzioni museali statali napoletane, primo fra tutti il Museo di San Martino, ma anche dal Museo di Capodimonte, dall’Archivio di Stato di Napoli, dalla Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” e dalla Reggia di Caserta. Arricchiscono l’esposizione anche prestiti dall’estero, ovvero due dipinti di Antonio Joli appartenenti alla collezione di Lord Montagu di Beaulieu in Inghilterra, restaurati per l’occasione grazie al finanziamento dal Palazzo Reale di Napoli.
Il visitatore infine può arrivare per la prima volta fino ai sottotetti, per salire poi su al magnifico Belvedere che affaccia sul Molosiglio e che fino a oggi era appannaggio solo dei gabbiani.
“Un piccolo gioiello – ha dichiarato il direttore Mario Epifani – che andava assolutamente restituito al Palazzo e ai suoi visitatori e dal quale si può ammirare non solo un panorama di incomparabile bellezza, ma anche il Giardino Pensile, con una visuale diversa, cogliendo il disegno dei marmi e delle fontane. Da settembre offriremo la possibilità di visitarlo con l’accompagnamento di guide, attraverso un itinerario esclusivo nei sottotetti, come quelli che offriamo già per il laboratorio di restauro, i depositi e il Giardino Pensile”.
Guarda l'intervista a Mario Epifani