Spiritualità, natura e cucina: alla scoperta dei luoghi del Cammino di San Francesco Caracciolo
«È un progetto di turismo che mette insieme spiritualità, natura e cucina perché il Santo al quale è dedicato è il patrono dei cuochi. È nato alcuni anni fa e ora si sta ampliando proprio in Campania».
Così Nicola Caracciolo, promotore del “Cammino di San Francesco Caracciolo” racconta la seconda edizione della iniziativa che è stata presentata questa mattina (mercoledì 29 maggio) nella Basilica della Pietrasanta a Napoli, nel corso di un convegno moderato dal giornalista Giovanni Serritelli.
«Lei sei tappe della seconda edizione della manifestazione – continua Caracciolo – hanno coinvolto sei comuni del casertano. Hanno permesso di avviare una serie di relazioni e costruire il percorso che consentirà di congiungere il tratto abruzzese e molisano con la tappa finale che è Napoli, proprio la Pietrasanta che fu la prima casa dell’ordine fondato da San Francesco».
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In particolare, il progetto ha messo in rete sei comuni del Casertano – Mignano Monte Lungo, Pietravairano, Presenzano, Rocchetta e Croce, Teano e Villa Literno – con un ricco programma di eventi lungo il “cammino” del santo. Un’esperienza di turismo lento, non convenzionale, di rigenerazione dei borghi tra cultura, storia, enogastronomia, agroalimentare e valorizzazione dei paesaggi, che ha proposto nuovi itinerarî di viaggio.
Oltre a Nicola Caracciolo, all’incontro hanno partecipato Rosanna Romano, direttrice generale delle Politiche culturali e del Turismo della Regione Campania; Raffaele Iovine, Presidente di Pietrasanta associazione Polo culturale ets; Andrea Maccarelli, Sindaco di Presenzano, Comune capofila del progetto; padre Pierpaolo Ottone, Consultore dell’Ordine dei Chierici regolari minori “caracciolini”; e Ludovico d’Urso, Presidente del Dipartimento Solidarietà Emergenze della Federazione Italiana Cuochi della Campania.
Ricco il parterre dei relatori. Sara Zanni, archeologa e guida ambientale, già advisor del Ministero del Turismo, ha parlato dei cammini italiani interregionali; Davide Nanna, Ceo di Cammini d’Italia, è intervenuto sulla rete dei cammini italiani; don Federico Battaglia, tutor del progetto Policoro dell’Arcidiocesi di Napoli, ha trattato di come il patrimonio della comunità ecclesiale diventa “spazio santo”; Stefano Gobbi, responsabile delle Politiche sociali, Terzo settore e Innovazione Sport e Salute, ha affrontato il tema dello sport e del cammino come “(ri)generatori di Comunità”; Camilla Turelli, Direttrice di Fondazione Etica, ha illustrato il progetto TAPPA – Territori attivi per paesi accoglienti e di come il cammino di San Francesco Caracciolo e i depositi sociali possono essere motore di sviluppo; infine Nicola Tardelli, Cfo / Healthy Virtuoso, sulla capacità della tecnologia di aiutare a promuovere la qualità della vita.