La poesia di Umberto Saba sbarca sui social con l’iniziativa degli studenti del Suor Orsola
Una poesia al giorno è l’iniziativa che l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli dedica ad Umberto Saba, in occasione del convegno internazionale dedicato al poeta italiano il 10 e 11 maggio presso la Biblioteca Pagliara dell’Unisob.
Un’iniziativa che parla ai giovani nel loro linguaggio: i mezzi utilizzati per la diffusione delle opere di Saba saranno principalmente i social network. L’iniziativa nasce da un’idea di Paola Villani, direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche e si avvale delle competenze degli studenti del Corso di laurea magistrale in Digital Humanities del Suor Orsola, in occasione dei 140 anni dalla nascita (1883) di uno dei più grandi poeti del Novecento.
“La mia città che in ogni parte è viva, ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita pensosa e schiva”. Jolanda Raia il 1 maggio ha avviato il countdown con la celebre poesia di Umberto Saba dedicata alla ‘sua’ Trieste. Poi “La foglia”, “Città vecchia” e non a caso il 4 maggio la poesia “Goal” cosicché, con la scelta di Mariapaola Cuomo, anche Saba ha celebrato lo scudetto azzurro: “la sua gioia si fa una capriola, si fa baci che manda di lontano”.
Gli studenti ‘divulgatori di poesie’ saranno in aula insieme con numerosi studiosi di rilievo internazionale a partire dalle 15 di mercoledì 10 maggio quando il Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro, aprirà i lavori del convegno nel corso del quale le poesie di Saba risuoneranno anche attraverso il reading dell’attrice Angela Bertamino, volto noto dei “Bastardi di Pizzofalcone” e di “Un posto al sole” e studentessa del corso di laurea in Digital Humanities del Suor Orsola.
“A Umberto Saba si addice quel raro aggettivo che oggi non si ha mai il coraggio di usare per i poeti, ma che in compenso si usa troppo spesso (e troppo a sproposito) per dittatori sanguinari, attori mediocri e simili: l’aggettivo grande” dichiara Paola Villani, ricordando le parole di Elsa Morante all’indomani della morte di Umberto Saba, nel 1957. “Un classico - spiega la Villani - che è divenuto tale attraverso percorsi impervi: triestino di nascita ed emarginato, anche e soprattutto per ragioni geografiche, dalla linea ‘ermetica’, Saba è il poeta che sceglie una scrittura autobiografica in versi che, non solo affronta tutta la “campionatura dei temi di una vita”, ma mostra nuove possibilità compositive quando, nel recuperare gli schemi metrici tradizionali, li rompe dall’interno”.
Info:
Su www.facebook.com/unisob sarà possibile seguire tutta l’iniziativa e la tavola rotonda dedicata allo scrittore.
Programma completo del convegno su www.unisob.na.it/eventi