Al Teatro Bellini torna Laterzagorà: cinque nuovi progetti tra storia e letteratura
Fine mese ricco al Teatro Bellini di Napoli. A partire da giovedì 19 gennaio 2023 saranno presentati al pubblico cinque nuovi progetti tra letteratura e storia nello spazio libreria Laterzagorà.
Giovedì 19 ore 17.30: Il mio solo tormento. Canto da El-Aghila. Scritto da Rajab Abuhweish, pubblicato da Fandango Libri.
La Trama:
“Carta e matita erano vietate nel campo di concentramento fascista di El-Agheila, in Libia, nella Cirenaica sud-occidentale, sulla costa meridionale del Golfo della Sirte. Tra i detenuti c’era un poeta, Rajab Abuhweish che dietro il filo spinato, con sentinelle a ogni ingresso che sorvegliavano puntando le mitragliatrici, nella rovina e nella violenza, esiliato in patria, trincerato dietro la sua voce, compose a memoria un poema di trenta strofe e lo trasmise oralmente agli altri prigionieri, rafforzandone lo spirito di resistenza, come un’arma per sopravvivere, tracciando al contempo tutte le torture subite dal suo popolo.”
Venerdì 20 ore 17 e 30: Interpretazione. Ovvero il possibile breviario del musicista al pianoforte. Scritto da Michele Campanella per Castelvecchi editore.
La trama:
“La musica, le sue leggi, la libertà che ci dona, la fedeltà che ci chiede: Interpretazione è il frutto di un'intera vita a lei dedicata, ma non intende essere insegnamento ex cathedra quanto più una sollecitazione alla crescita della coscienza di coloro che hanno il meraviglioso compito di interpretare i testi musicali. In queste pagine il Maestro Michele Campanella discute di retorica, di filologia, di stile, di armonia, di forma e di tecnica, ma la stella polare di ogni suo pensiero è sempre la Bellezza che nasce dai suoni e dal Suono.”
Sabato 21, ore 11.30: Venia, Venus, Venenum: storie di avvelenatrici, lezione tenuta da Maria Giuseppina Muzzarelli. Per info e prenotazioni consultare il sito: http://www.teatrobellini.it/
Giovedì 26, ore 18: Liquidi, scritto da Massimo Maglietta per IOD Edizioni.
La trama:
"Liquidi" è una raccolta di racconti, una miscellanea di argomenti e vicende che l'autore intreccia e sussegue con ironia e delicatezza, accettazione e vero storico. Accanto a racconti brevi, dal tono tagliente e surreale, seguono altri dal carattere amaro e riflessivo, esistenziale e meditativo dominati da un senso di resilienza difficilmente riscontrabile nella realtà. Protagonisti sono i corpi il tempo, l'equivoco, l'impossibilità di rinunciare al "maledetto" che è in noi senza autodistruggersi. Ma anche l'amore, il vivere o morire, il sentire e sentirsi.”
Venerdì 29, ore 18: Antigone a Scampia, scritto da Serena Gaudino.
La trama:
“A metà degli anni Trenta, per promuovere l'emancipazione delle masse popolari, Simone Weil aveva raccontato i miti greci agli operai e alle operaie di una fonderia francese. Seguendo il suo esempio a Scampia, tra il 2008 e il 2009, cinquanta donne si sono riunite una volta al mese per ascoltare la storia di Antigone. E poi, scoprendo quanto quella vicenda fosse vicina alla loro, hanno iniziato a raccontarsi le loro storie ea riflettere sulla condizione di emarginazione e sottomissione in cui vivono. Ne è nato un libro, in cui l'alternanza tra il mito e la realtà racconta questo difficile quartiere della periferia napoletana da una prospettiva diversa, completamente nuova.”