Dalla docu-fiction al film-inchiesta, la presentazione del libro da IoCiSto
Può una macchina da presa indagare i fenomeni della nostra società e aiutarci a capirli? Può un’opera cinematografica svolgere la funzione di un saggio ma con l’immediatezza del linguaggio visivo?
Lo racconta Alessandro Tartaglia Polcini nel suo libro “Dalla docu-fiction al film-inchiesta” in cui spiega come il genere del documentario si sia evoluto nel corso del tempo fino a diventare una potente forma di espressione che mira a conoscere il mondo che ci circonda.
Il libro sarà presentato martedì 26 marzo 2024 alle 18 alla libreria IoCiSto del Vomero (Saletta Giancarlo Siani). Dialogano con l’autore: Stefania Squillante e Gennaro Esposito.
Il libro
Una macchina da presa per sapere, una macchina da presa per conoscere. Ma anche un montaggio sapiente, un lungo e difficile lavoro di ricerca, una attenta selezione di ciò che deve essere raccontato e filmato, e di ciò che può essere lasciato fuori. Sono questi alcuni degli ingredienti che danno sapore al documentario come genere cinematografico, al pari del cinema di finzione capace di costruire significati e significanti nuovi. Sono i primi anni Trenta del secolo scorso quando si comincia a parlare di “documentario”, che si trasforma subito nella sua “sorella” docu-film di area anglo-americana, fino ad approdare sulle nostre spiagge assolate, dove diventa film-inchiesta: e scopre, nella luce meridiana, fin troppi fatti oscuri… Sarà proprio analizzando due esempi di film-inchiesta che hanno gettato nuova luce su eventi della nostra storia recente, che Alessandro Tartaglia Polcini dimostrerà come questo particolare genere cinematografico (di cui nel testo esplora definizioni, caratteristiche, limiti e virtù) possa essere considerato giornalismo a tutti gli effetti. Un giornalismo che si fonda sul coraggio: del regista, degli autori, dei produttori e anche degli spettatori, che decidono di spegnere il flusso indistinto e magmatico di informazioni che arrivano dal web, per scegliere una “visione d’autore”. Con tutta la responsabilità critica ed etica che questa comporta. Un saggio nato per gli studenti, che diventa un volume fondamentale per chi desideri sapere come costruire informazione seria e indipendente oggi nel nostro Paese.