Venerdì, 22 Novembre 2024

Andrea Sannino: Il mio consiglio? Non seguire consigli

È un bel momento per Andrea Sannino, che corrisponde a una stagione trionfale per Napoli. Del resto, lui alla sua città è legato a maglie molto strette. Un legame che si esprime pienamente proprio nel suo ultimo progetto, sin dal titolo: “Mosaico”, ovvero venti canzoni che raccontano la diversità e i mille colori di questa città. Dieci canzoni sono uscite lo scorso 21 aprile in un primo disco; la seconda parte, invece, sarà pubblicata a novembre.

Il cantautore, che da sempre si definisce “vesuviano doc”, è tra gli artisti che più si sono ispirati a Partenope ed è qui, proprio a due passi da dove è nato e cresciuto, tra Portici ed Ercolano, che ha deciso di restare, continuando a incidere e mettendo su famiglia.

Perché ha deciso di suddividere “Mosaico” in due parti?

Un po’ perché le canzoni erano davvero tante e in un’epoca in cui la discografia vive un momento di crisi, ci sembrava giusto così. Un po’ perché il concept che è, appunto, il Mosaico: mi sono voluto cimentare con il pubblico in un gioco, nella copertina c’è metà faccia, che attende di essere completata con l’altra parte del mosaico, appunto.

Quale è il filo rosso di queste venti canzoni?

Il bello è proprio questo, non c’è alcun filo conduttore. Il filo rosso sono io, Napoli come città dai mille colori e volti, amo la mia città in tutte le sue sfaccettature, per la sua diversità e capacità di accogliere le differenze. Del resto c’erano brani e duetti troppo diversi tra loro perché ci potesse essere solo un fil rouge. Nel microsmo di Napoli ho trovato la risposta. Poi è anche vero che quando racconti una storia di Napoli racconti una storia del mondo.

Cosa dobbiamo ancora vedere che non abbiamo ancora visto di Andrea Sannino?

In questo disco sicuramente vedrete un Andrea molto diverso dal solito, basti pensare ai duetti in cui sarò affianco a personaggi molto lontani da me, da Clementino a Mario Biondi. Io amo altri generi, il rap, il trap, la sfida nella musica è anche sperimentare.

Il disco vanta tante collaborazioni, da Franco Ricciardi a Gigi Finizio, oltre agli artisti che ha già citato, ce ne è una a cui tiene in maniera particolare?

Ci sono tante collaborazioni, ogni duetto, ogni canzone è un mondo a sé, una scommessa. Come diceva Pino, ogni scarrafone è bell'a mamma soja, io tengo ad ognuno di loro.

Chi è stato il suo mentore o riferimento nella sua carriera?

Indubbiamente, la mia generazione è cresciuta con Pino Daniele, viviamo tutti nel suo mito ma il mio repertorio è vastissimo. Io amo scrivere guardando le facce delle persone, è lì che si nasconde il segreto della creatività. Io vengo da un vicolo e la mia arte si nutre di questo, nasce proprio grazie alla gente.

Cosa consiglierebbe a un giovane che oggi voglia intraprendere questo percorso?

Anzitutto di crederci, avere tanta pazienza e non farsi mai condizionare dagli altri sotto l’aspetto creativo. Insomma quello che consiglio è di non seguire consigli ma esclusivamente il proprio istinto. Non credo che Steve Jobs o Walt Disney nell’inseguire i propri sogni si siano fatti influenzare da altre persone.

Altri progetti?

Per tutto il 2023 sarò concentrato su Mosaico, è un progetto così vasto che merita tutto il mio impegno e la mia dedizione. In estate partirà il tour, alcune date sono già stare pubblicate sui miei social ufficiali, sempre aggiornati.

Come è cambiato dai tempi di “Abbracciame”?

Non credo che il successo mi abbia cambiato in realtà. Quindi, spero di non essere diverso da allora, se non per il fatto che ora mi riconoscono per strada e mi fermano. Ovviamente questa è una cosa che adoro ma io ho una vita anche molto “normale”, ho una moglie e due bambini, ho scelto di essere molto presente con la mia famiglia, tanto è vero che vivo a pochi passi dalla casa dei miei genitori, tra Portici ed Ercolano. Sono un figlio del Vesuvio.

Maggiori informazioni qui

Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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