Song NA Pace, a Napoli il primo concerto per la solidarietà tra i popoli
Un evento di solidarietà a Napoli per tutti i popoli in guerra nel mondo, così da sollecitare una maggiore attenzione dei governi al tema dei conflitti. È Song NA Pace, il primo concerto per la pace in Italia, organizzato da Gesco secondo gli obiettivi di Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Quaranta gli artisti e i gruppi musicali partenopei che si esibiranno all'Arenile di Bagnoli venerdì 3 giugno 2022 dalle 18 a mezzanotte.
Il concerto sarà presentato dall’attore Daniele Russo affiancato da una giovane attrice della Factory del Teatro Bellini, e ospiterà le performance di artisti molto diversi tra loro, ma accomunati dalla volontà di lanciare un messaggio di pace dalla città dell’accoglienza e della fratellanza tra i popoli.
Sul palco si alterneranno: Azul, Quartetto Bellini, Eugenio Bennato, Simona Boo e Diego Imparato, Federica Cammarota e Sandro Pandolfi, Emiliana Cantone, Maurizio Capone Bungt Bangt, Massimo Di Cataldo, Gabriele Esposito, Rico Femiano, Assia Fiorillo, Gianfranco Gallo, Gnut, I Desideri, Ivan Granatino, Jovine, LivioCori, Lucariello, Mavi, Ciccio Merolla, Moderup, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Osanna, Peppoh, Plug, Popularia, Tommaso Primo, Daniele Russo, Luca Rustici, Dario Sansone, Andrea Sannino, Sillaba, Tony Tammaro, Andrea Tartaglia, Yoseba.
Ad aprire la serata sarà la musica brasiliana di Bateria PegaOnda, mentre il dj set di Matteo Pagliarella chiuderà l’evento.
L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Napoli e la collaborazione dell’Arenile di Bagnoli, del Teatro Bellini e dell’Associazione Sii turista della tua città. Il coordinamento degli artisti è del musicista Massimo Jovine.
Tra una esibizione e l’altra sono previsti interventi sul palco di rappresentanti delle Nazioni Unite e di agenzie Onu legate al lavoro dell’Assemblea Generale e del Consiglio di Sicurezza (tra cui Unhcr, l’organizzazione mondiale per i rifugiati).
Oltre a lanciare il fondamentale e universale messaggio di pace con la potenza della musica, come detto, la serata servirà anche a raccogliere fondi per sostenere le famiglie di profughi arrivate a Napoli, soprattutto provvedendo ai percorsi educativi dei bambini ucraini e russi scappati dal conflitto in corso.
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