Taxi a due piazze: Barbara D’Urso in quota rosa al Diana
Negli anni Ottanta la portarono in scena Johnny Dorelli, Paola Quattrini, Martine Brochard e Paolo Panelli, in una versione maschilista che oggi non avrebbe vita facile.
Perciò Taxi a due piazze del drammaturgo londinese Ray Cooney, in scena fino a domenica 10 novembre al teatro Diana del Vomero a Napoli, si è trasformato in uno show politicamente corretto, in quota rosa diremmo. La storia, che è ambientata negli anni ’80 e a Roma – in un’era, quindi, pre-cellulare – è quella di una bigamia, calata al femminile nella nuova versione, e cucita sul personaggio della protagonista, interpretata da Barbara D’Urso. La presentatrice e attrice napoletana sembra sentirsi perfettamente a suo agio nei panni della tassista dalla doppia vita, moglie di un tipo un po’ zen e avanti con gli anni (Franco Oppini) in piazza Risorgimento e moglie di un altro, più rampante, in piazza Irnerio. La bigama D’Urso fa un po’ l’ingenua un po’ la gattamorta, aiutata – si fa per dire – dalla vicina di casa, un’esilarante Rosalia Porcaro che è il motore di molte gag comiche dello spettacolo. Costumi e scenografia ripropongono i mitici anni Ottanta, e la D’Urso ritorna in gran forma alla scena dal vivo, mostrandosi perfettamente a suo agio nel ruolo della bigama.