A Galleria Toledo evǝ di Jo Clifford riflessǝ in Andrea Adriatico
Una storia che conoscono tutti. Forse. Quella di quando Dio creò Adamo ed Eva, prima il maschio e poi, come un ripiego, la femmina.
Lo spettacolo evǝ di Jo Clifford riflessǝ in Andrea Adriatico è in scena dal primo al 3 novembre alle ore 20.30 a Galleria Toledo.
Due generi ben distinti con destini ben segnati. L’origine della sopraffazione del maschile e del maschilismo
nella società, la subalternità del femminile e l’espulsione di chi sta... nel mezzo, o ha un po’ dell’uno e un po’ dell’altra. Andrea Adriatico torna a confrontarsi con la fluidità di generi umani e teatrali, di storie e identità LGBT, con il racconto ‘oltraggioso’ del bambino William.
Un bambino che non amava essere chiamato William e voleva giocare con le bambine, e che poi è cresciuto, anzi è cresciuta, e ora ha deciso di raccontare agli spettatori, alle spettatrici e a tutti coloro che stanno
nel mezzo, o hanno un po’ degli uni e un po’ delle altre, la sua storia, anzi la sua Genesi. Una storia che conoscono tutti, anzi... una storia che non tuttǝ conoscono.
Jo Clifford è padre e, dopo la transizione, nonna orgogliosa. Drammaturga e performer inglese, di base a Edimburgo, ha scritto oltre cento opere teatrali, e le è stato assegnato il premio Olwen Wymark. Tra le sue opere, il controverso “The
Gospel According to Jesus, Queen of Heaven”. “God’s New Frock”, titolo originale di “evǝ”, è stato scritto nel 2002 e presentato in Italia nel 2007 all’interno di Intercity Festival.
In scena una compagnia di tantǝ “evǝ” che moltiplicano l’originario monologo in un coro di identità
e fluidità: Eva Robin’s, icona del transgender; Rose Freeman, perfomer-regista di Philadelphia
(Usa); Patrizia Bernardi, attrice storica di Teatri di Vita; Anas Arqawi, attore palestinese; Met
Decay, danzatore e performer.
Biglietti: 18 euro; ridotto convenzionati e over 65: 15 euro; under 30: 12 euro; studenti di teatro: 5 euro.
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