Acarnesi in scena nel sito archeologico dell’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere
Continuano gli appuntamenti di Teatri di Pietra in Campania 2022 con lo spettacolo Acarnesi, di Aristofane, che andrà in scena nel sito archeologico dell’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere, sabato 30 luglio 2022, alle ore 21.00.
Adattamento di Anton Giulio Calenda e Alessandro Di Murro, per la regia di Alessandro Di Murro. Presentato da Gruppo della Creta, l’originale allestimento vedrà interpreti in scena Matteo Baronchelli, Alessio Esposito, Amedeo Monda e Laura Panni, in un gioco continuo di cambio d'identità e ruoli.
Lo spettacolo:
La guerra è sempre una rappresentazione di laceranti disumanità, volti terrificanti, espressioni prive di umanità. E’ un palcoscenico vuoto senza attori. Cosi è, cosi è stato, sul sarà dobbiamo sempre sperare.
Aristofane con la sua ironia tragica e parossistica tratta uno dei grandi temi che caratterizza tutta la sua opera: la pace. Ma la pace concreta, non quella utopistica della tradizione. Per Aristofane la pace non è uno stato di calma mortifera ma di festa dionisiaca. Nel suo mondo si mangia e si beve, si fotte e si sfotte.
Il coro degli Acarnesi, vecchi eroi di una guerra lontana, inizialmente disprezza Diceopoli, protagonista della commedia, il quale ha stipulato la pace con la nemica Sparta. Ma i vecchi, scena dopo scena, si lasciano convincere e comprendono che la pace e l’unica vera gioia per cui combattere. Nel testo si parla continuamente di un nemico esterno che nei fatti risulta indefinito ed invisibile. Tutti attribuiscono a lui la colpa del male che li affligge. Ma il nemico non appare, non è in scena, per il semplice fatto che un nemico vero e proprio non c’è.
Ci sono, invece, le dinamiche politiche che dalla presenza di un “nemico” possono sempre trarre vantaggio ovvero i delatori, gli ambasciatori corrotti, i mercanti di morte, i generali ambigui, gli spioni, i traditori e tanti altri (quanta attualità in queste invenzioni). Il nemico appare sempre pronto a minacciare ciò che amiamo. Quindi, poiché il nemico esterno non lo si può efficacemente combattere, in ogni società c’è bisogno di un agnello sacrificale o di un gruppo interno alla comunità che sacrifichi una parte di se per salvare la collettività tutta.
In Acarnesi il conflitto non nasce contro il nemico esterno maè insito nella società stessa, nella polis, tra i propri simili, nei vicini, insomma nel demos. Solo apparentemente la pace da stipulare e quella con l’odiata Sparta. La vera pace e quella da costruire all’interno della propria comunità.
Da qui l’insopprimibile desiderio di demolire, ridere ed esorcizzare la vacuità della nostra politica con spirito di festa, quasi, “dionisiaca”. In scena quattro poliedrici attori che attraverso un gioco continuo di cambio di identità e ruoli, celebreranno la commedia classica amplificando e a volte deformando lo spirito originario della commedia aristofanea.
Informazioni e prenotazioni:
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- Biglietti online su www.liveticket.it/teatridipietracampania.