Marco Baliani in scena a Galleria Toledo
Con due spettacoli Marco Baliani è il protagonista del fine settimana di Galleria Toledo, teatro stabile d’innovazione dei Quartieri Spagnoli, diretto da Laura Angiulli. L’attore e drammaturgo porta in scena venerdì 1 dicembre 2023 alle 20.30 “Kohlhass”, tratto dall’opera Michael Kohlhaas, regia Maria Maglietta.
Sabato 2 dicembre alle 20.30 e domenica 3 dicembre alle 18 “Corpo eretico. Dialogo in tempo presente con Pier Paolo Pasolini”.
Entrambi gli spettacoli sono prodotti da Trickster Teatro / Casa degli Alfieri
1 dicembre 2023
Trickster Teatro / Casa degli Alfieri
Kohlhaas
tratto dall’opera Michael Kohlhaas di Heinrich von Kleist
di Marco Baliani e Remo Rostagno
attore narrante Marco Baliani
regia Maria Maglietta
La storia di Kohlhaas è un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del 1500, scritto da Heinrich von Kleist in pagine memorabili. Nel mio racconto orale è come se avessi aggiunto allo scheletro osseo riconoscibile della struttura del racconto di Kleist, nervi muscoli e pelle che provengono non più dall’autore originario ma dalla mia esperienza, teatrale e narrativa, dal mio mondo di visioni e di poetica. Così via via il testo originale si è come andato perdendo e ne nasceva un altro, un work in progress alla prova di spettatori sempre diversi, anno dopo anno, in spazi teatrali e non, secondo un procedimento di crescita che ai miei occhi appare come qualcosa di organico, come mi si formasse tra le mani un organismo vivente sempre più ricco e differenziato.
2-3 dicembre 2023
Trickster Teatro / Casa degli Alfieri
Corpo eretico. Dialogo in tempo presente con Pier Paolo Pasolini
di e con Marco Baliani
Sono tante le “cose” su cui dialogare con lui, sulle mutazioni sociali avvenute, su quello che ha intuito e quello che ha travisato, sul suo corpo “diverso”, sempre al centro del suo agire, scandalosamente in contrasto col mondo intorno, sulla sua mai esausta vena pedagogica, sui suoi scritti pirateschi, sul suo giornalismo anomalo. Ma l’elenco non serve, e poi è lungo, variegato, multiforme, imprendibile come lo è lui nella sua continua ricerca di linguaggi che sappiano parlare il suo tempo, spesso non coincidente con quello della società.