Venerdì, 27 Dicembre 2024

One song – Historie(s) du Théâtre IV, lo spettacolo al Teatro Bellini

Andrà in scena al Teatro Bellini dal 28 maggio al 2 giugno lo spettacolo “One song – Histoire(s) du Théâtre IV” dal regista Milo Rau, una performance in cui presente, passato e futuro si incontrano in modo unico, un rituale d’addio, di vita e di morte, di speranza e di resurrezione.

Nel cast: Simon Beeckaert, Elisabeth Klinck, Willem Lenaerts, Milan Schudel, Melvin Slabbinck, Joppe Tanghe, Karin Tanghe, Wietse Tanghe e con Imran Alam, Stanislas Bruynseels, Judith Engelen, Flora Van Canneyt. Lo spettacolo si svolge con il supporto di Governo delle Fiandre, Città di Ghent, Tax Shelter del Governo Federale del Belgio e con l’aiuto di Frans Brood Productions.

One song – Historie(s) du Théâtre IV, creazione dell’artista visiva Miet Warlop, è il quarto dei “racconti teatrali” che con NTGent il regista Milo Rau ha commissionato in prima istanza a se stesso, quindi a Faustin Linyekula, Angélica Liddell e, appunto, a Warlop, sulla base della domanda: «Qual è la tua storia come artista teatrale?».

Warlop ha risposto creando una performance in cui presente, passato e futuro si incontrano in modo unico: un gruppo di performer scende nell’arena per compiere un rituale d’addio, di vita e di morte, di speranza e di resurrezione. Immersi in un bagno di sudore, bruciando tutto l’ossigeno possibile, cantando, creando immagini e manipolando oggetti, cercheranno di oltrepassare i propri limiti. Assieme, ingaggeranno una lotta contro il tempo, nel tentativo di trascendere il loro e il nostro corpo pensante.

In questa nuova creazione, Warlop – belga, classe 1978, attiva tra Ghent e Bruxelles, dal 2004 affermatasi sulla scena internazionale – fa riecheggiare sul palco una parte consistente della sua storia artistica e personale.

Nella rappresentazione, si riconoscono elementi di creazioni precedenti, dal concerto-rituale coreografico di Ghost writer and the broken hand break (2018), all’invito a un respiro collettivo per esorcizzare le nostre paure alla base di Fruits of labor (2016, una performance concepita come “un antidolorifico per il mondo”); o lo sforzo fisico come metafora, elemento fondante della ricerca artistica di Warlop iniziata nel 2005 con Sportband / afgetrainde klanken, una creazione innescata dal desiderio di creare un requiem per il fratello morto.

Attraverso la metafora di un match sportivo-concerto dal vivo, con tanto di commentatrice e cheerleader, Warlop ci invita a formare una comunità e a trascendere noi stessi. Così che il particolare possa diventare universale e il personale diventare collettivo.

Orari spettacoli: feriali h. 20:45, giovedì riposo, domenica h. 18; durata: 60 minuti.

Maggiori informazioni e biglietti sul sito www.teatrobellini.it

Author: Redazione

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