La Rai racconta la Legge Basaglia e la chiusura dei manicomi
Il neurologo e psichiatra veneziano Franco Basaglia nel novembre del 1961 va a dirigere il manicomio di Gorizia. Da qui parte la sua riflessione sulla malattia mentale che lo porterà in circa un ventennio a rivoluzionare la psichiatria.
Basaglia, insieme a un gruppo di psichiatri, infermieri e intellettuali, vuole scardinare la legge manicomiale del 1904, un residuo storico, che concepisce l'ospedale psichiatrico come uno strumento per mantenere l'ordine pubblico e tutelare la moralità attraverso la segregazione dei soggetti "pericolosi".
Alla legge 180 e alla rivoluzione Basaglia è dedicata la puntata di "Passato e Presente" con Paolo Mieli e la professoressa Vinzia Fiorino in onda venerdì 12 maggio alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Gorizia diventa ben presto la fucina di un esperimento inedito che prosegue nell'ospedale psichiatrico di Trieste dal 1968. Abolizione delle pratiche più violente, abbattimento delle barriere, istituzione di regolari assemblee tra pazienti e personale, programmazione di gite, visite guidate e incontri con i parenti, sono solo alcune delle misure introdotte da Basaglia per dar voce ai malati e ridurre la distanza tra medico e paziente. Nel 1973, col gruppo di studio e di lavoro Psichiatria Democratica, fondato con la moglie e collaboratrice Franca Ongaro, promuove un rinnovamento radicale della normativa psichiatrica e il superamento definitivo dell'istituzione manicomiale. È grazie soprattutto a questo movimento che il 13 maggio 1978 viene approvata la legge 180 che, tra i vari provvedimenti, abolisce gli ospedali psichiatrici.