Venerdì, 03 Maggio 2024

Maurizio Costanzo e Napoli, un rapporto speciale

È morto, all’età di 84 anni, a Roma Maurizio Costanzo, una icona del giornalismo, della televisione e, più in generale, della cultura italiana. Il conduttore e grande innovatore nel campo della comunicazione - era anche sceneggiatore e regista, ed è stato paroliere di alcune delle canzoni più belle della musica italiana - nel corso della sua lunga carriera, ha scoperto moltissimi talenti diventando un riferimento.

Numerosi i personaggi di Napoli che, attraverso il suo intramontabile Maurizio Costanzo Show, l’inventore del “talk show” all’italiana ha lanciato e che gli devono quindi tanto, tra cui il comico Federico Salvatore e l’ironico cantastorie Tony Tammaro. Non tutti lo ricordano ma il giornalista e conduttore televisivo ha anche contribuito a far nascere la carriera di un altro eccellente napoletano: Luciano De Crescenzo, poi presenza fissa dei suoi talk. 

Un giovanissimo Maurizio Costanzo (aveva solo 22 anni) intervistò addirittura Totò. E come dimenticare lo strettissimo rapporto tra il signore del salotto del Parioli e Giobbe Covatta, anche lui ospite fisso per lunghissimo tempo nel suo show? Scommise anche sui nuovi talenti dell’allora fenomeno neomelodico di cui intercettò interpreti come Franco Ricciardi e lo stesso Gigi D’Alessio. Quest’ultimo in un tweet oggi scrive: “Ricorderò sempre quello che hai fatto per me. Ciao Maurizio, mi mancherai”.

Altra curiosità: a inizio anni ’80, nel momento successivo allo scandalo della Loggia P2, Maurizio Costanzo collabora con l’emittente Canale 21. Inoltre, nel 1995 viene nominato direttore artistico del Festival Città Spettacolo di Benevento, carica a cui rinuncia nel 1999. Nel 2010 è il direttore del Premio Massimo Troisi dedicato alla scoperta dei talenti comici. Un rapporto speciale, insomma, quello del popolare giornalista con la città di Napoli, che si era tra l’altro recentemente rinnovato grazie alla sua direzione artistica, l’estate scorsa, della rassegna Palazzo Reale SummerFest.

Proprio in questa occasione, Costanzo dice:“A Palazzo Reale faremo una serata d'onore per Luciano De Crescenzo, un grande talento che ho contribuito a scoprire, lanciando il suo primo libro. È venuto a vedermi a teatro fino alla fine al Maurizio Costanzo Show. Associo da sempre il suo ricordo alla tenerezza. De Crescenzo di Napoli ha saputo cogliere le grida e i sospiri”.

Sono tanti i ricordi che si rincorrono in rete in queste ore a omaggiare uno dei volti più  noti del giornalismo italiano. Tra i napoletani che lo ricordano, il giornalista Gigi Di Fiore che negli anni ’90 partecipo' al Maurizio Costanzo Show: “Costanzo parlava con tutti gli ospiti singolarmente nel suo camerino prima della puntata, concordando e anticipando i temi con ognuno, anche se poi lasciava libertà (da lui controllata) di interloquire con gli altri nel corso della puntata che era in diretta”. 

“Un professionista Costanzo, anche se a tratti discusso, tanto noto da diventare bersaglio di uno dei folli attentati mafiosi dell'era stragista dei Corleonesi – continua nel suo post sui Social il giornalista partenopeo - Io ero un giovane cronista giudiziario, che parlava del libro editato dal Mattino, scritto sui casi più importanti seguiti fino ad allora per il giornale. Ne parlai al teatro Parioli e dopo mi toccò, allora si usava, anche la famosa passerella, non senza imbarazzo”.

E non poteva mancare il ricordo di un altro suo amico legato a Napoli, il produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis: “Nel 1981 abbiamo scritto insieme un testo sul sesso degli italiani, che diventò un programma televisivo di grande successo da me prodotto con il titolo Questa sera amore.Da quel momento nacque una sincera amicizia, durata ben 42 anni. Credo che sia stato il miglior anchorman mai esistito. La sua curiosità insaziabile lo portava a sperimentare in prima persona qualunque forma di spettacolo. Sceneggiatore di film sensazionali come Una giornata particolare, esperto e consigliori di calcio alla corte di Dan Friedkin, inventore di una chiacchiera televisiva irripetibile per la sua capacità di mettere i suoi ospiti al centro di un loro protagonismo”.

Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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