Giovedì, 21 Novembre 2024

Reddito di Cittadinanza, con il taglio aumenterà l’insicurezza sociale

Il conto alla rovescia è iniziato. A luglio oltre la metà dei percettori del Reddito di Cittadinanza dichiarati occupabili non percepirà più l’assegno. Per gli altri la scadenza è rimandata solo di qualche mese a gennaio 2024. Faccio fatica a immaginare gli effetti della scriteriata decisione del governo Meloni in un territorio come il nostro, dove si concentra il 20% dei beneficiari a livello nazionale. Di una cosa però sono certo: ci sarà un incremento dell’insicurezza sociale. Il taglio di questa misura coinvolgerà perciò tutti, anche quelli che non lo hanno mai percepito, perché ci costringerà a vivere in una città ancora più incattivita.

Il nuovo indicatore di povertà adottato da Eurostat lo dice con brutale chiarezza. Un cittadino europeo su cinque vive in condizioni di grave difficoltà. In Italia è uno su quattro, ma nella nostra regione la media sale quasi a uno su due. La metà dei cittadini della Campania è povera o rischia di diventarlo, assegnando alla nostra regione la maglia nera in Europa. Un reddito troppo basso e l’impossibilità di lavorare abbastanza per guadagnarsi da vivere, fino ai casi estremi che riguardano il 14% dei cittadini che si trovano in una situazione di «grave deprivazione materiale e sociale».

È il triplo della media nazionale che si attesta al 4,5%. Per capirci, parliamo di persone che non riescono a pagare le bollette, a pagarsi analisi e cure mediche, a comprarsi vestiti o scarpe per sostituire quelli consumati, non possono andare a mangiare fuori neanche una volta al mese né permettersi una vacanza di una settimana una volta all’anno. Socialmente invisibili, costretti alla sopravvivenza quotidiana. Un disagio che il Reddito di Cittadinanza aveva almeno arginato ma che nei prossimi mesi esploderà con delle conseguenze al momento non quantificabili.

È incredibile che di fronte a uno scenario di questo tipo il governo Meloni sta davvero pensando di affossare il Sud definitivamente con l’autonomia differenziata. Sarebbe davvero la ciliegina finale sulla torta.

Sergio D'Angelo
Author: Sergio D'Angelo
Napoletano, tra i massimi esperti di politiche sociali, terzo settore e finanza etica in Italia. A lui si devono numerose battaglie per il lavoro, l’istruzione, le pari opportunità, la sanità, il welfare. Fondatore e presidente del gruppo di imprese sociali Gesco, è stato assessore comunale al welfare e commissario straordinario dell’ABC, azienda speciale per la gestione dell’acqua pubblica del Comune di Napoli. Nell’ottobre 2021 è stato eletto in consiglio comunale come capolista di Napoli Solidale. È giornalista pubblicista e opinionista del Corriere del Mezzogiorno.

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