Chiusura Nuovo Teatro Sanità, Finelli: “Città orfana di un luogo dello spirito”
“Un punto di riferimento per ragazze e ragazzi che nel quartiere hanno potuto respirare un’aria nuova, stabilire relazioni umane e vivere esperienze professionali di crescita. Uno spazio di inclusione in cui attraverso il teatro si è diffusa la cultura della legalità, della solidarietà, del contrasto alle discriminazioni. Senza questa realtà si resta orfani di quello che in questi anni è diventato un luogo dello spirito”.
Così Claudio Finelli, segretario e delegato alla Cultura di Arcigay Napoli, commenta la notizia della chiusura del Nuovo Teatro Sanità.
“Il timore – continua – è che si rischi di dissipare un grande capitale umano e valoriale che ha fatto bene non solo al quartiere, ma all’intera città. Non so dove siano le responsabilità, ma spero che si tratti di un inciampo temporaneo e che si arrivi a un intervento da parte di chi in questa vicenda può davvero fare la differenza”.
Le reazioni sul web
L’annuncio della chiusura della sala di piazzetta San Vincenzo a Napoli è arrivata ieri, quando il collettivo artistico Nts’ ha spiegato le motivazioni di questa decisione attraverso un comunicato e pubblicando un post sulla pagina Facebook che in poche ore è stata inondata di messaggi di solidarietà. Un misto di rabbia, incredulità e tristezza, tra gli utenti del web, cittadini comuni che riconoscono nel teatro un presidio di cultura e legalità. C’è chi chiede al sindaco Manfredi di intervenire subito perché “gli accoltellamenti tra minori di queste ore sono l'altra faccia della stessa medaglia e non si può consentire il ritorno al deserto culturale nei quartieri popolari”. Chi ancora sottolinea che “un teatro che chiude è una sconfitta per tutti. E c’è chi resta sorpreso perché sono “in tanti a mobilitarsi per il Metropolitan, che è a Chiaia, nel salotto buono della città. Mentre nessuna pubblica manifestazione di rabbia e dispiacere è stata fatta per questa parte vitale della città”.
Poltrone vuote, luci spente: giù il sipario sul Nuovo Teatro Sanità
La stagione del teatro era stata sospesa lo scorso 7 novembre a causa di lavori di adeguamento dell’edificio necessari per proseguire le attività.
“Nonostante i tentativi già fatti negli ultimi anni per adeguare la sala secondo la normativa per il pubblico spettacolo – sottolinea il collettivo Nts’ - la particolarità della struttura del ‘700, il fatto che il bene fosse di proprietà del Comune di Napoli ma nella disponibilità della Curia e le conseguenti difficoltà burocratiche derivate da questa situazione, non ci hanno consentito di raggiungere il risultato. Abbiamo sempre tenuto al corrente le istituzioni della nostra situazione, cercando più volte aiuto e un tavolo di incontro, cosa che purtroppo non è avvenuta. Dopo quattro mesi di sospensione delle attività, la mancanza di azioni concrete da parte delle istituzioni, ci costringe ad annunciare la chiusura definitiva. Il nostro palcoscenico che è stata la casa di molti artisti e che ha dato la possibilità a tanti giovani che desiderano fare questo lavoro di formarsi e trovare uno spazio che li accogliesse, non potrà più illuminarsi. È un silenzio che fa calare il buio. Dobbiamo purtroppo, lucidamente, constatare che questa è una decisione da considerarsi definitiva”.
Dal collettivo artistico l’appello alle Istituzioni
“Abbiamo creato un centro culturale in una zona dove non c’era nulla – continua il collettivo artistico - e dove spesso manca anche l’illuminazione, dove l’unica luce accesa, il più delle volte, è quella del teatro. Abbiamo aiutato a crescere una nuova generazione di attori e drammaturghi che vincono premi importanti in tutta Italia, abbiamo ottenuto in pochissimi anni il riconoscimento ministeriale della nostra attività nel quartiere. Come collettivo artistico, siamo riusciti a raggiungere risultati insperati. Questo ci fa credere di aver lavorato bene. Eppure ora ci sentiamo invisibili. Siamo ad una battuta d’arresto pesante e viviamo la frustrazione di non poter essere noi a risolvere la situazione. Vorremmo non dover spegnere le luci, ma per farlo abbiamo bisogno di un intervento istituzionale immediato e concreto. Ci hanno definito spesso “il teatro della Legalità”: noi crediamo molto nelle istituzioni ed è a loro che chiediamo una mano. Ora sono solo le istituzioni a poter decidere se esisterà ancora il Nuovo Teatro Sanità”.
L’associazione non si ferma: in campo laboratori e corsi gratuiti per i giovani
Per il momento l’associazione Nuovo Teatro Sanità, in collaborazione con Parrocchia Santa Maria Della Sanità, continuerà ad essere presente nel quartiere con l’attività laboratoriale e offrirà corsi gratuiti anche per gli adolescenti.
“Come artisti e gruppo organizzativo – concludono i rappresentanti del collettivo - esisteremo sempre, offriremo sempre una proposta culturale innovativa che guarda ai giovani. Continueremo a fare formazione gratuita per i ragazzi e le loro mamme nella Chiesa dell’Immacolata e San Vincenzo. Continueremo a creare aggregazione e proveremo a reinventare la nostra identità. Gli spettacoli li faremo altrove, in altri luoghi, in altre case”.