Il dispositivo di immaginazione che supera l’immagine. Cristina Cusani in mostra a Palazzo Fondi
Quello che non vuoi dimenticare è la prima mostra personale della fotografa Cristina Cusani che inaugurerà giovedì 26 maggio, ore 18, a palazzo Fondi, a Napoli. L’esposizione si colloca nell’ambito di L’Arsenale di Napoli, un progetto di arte immateriale, a cura di Marco Izzolino, che gioca con l’opera istallativa a partire dalla fotografia, portando avanti un interessante e innovativo discorso sul concetto di immagine.
"L’installazione è specificatamente creata per la sala circolare di Palazzo Fondi, un ex mausoleo ai caduti del primo conflitto mondiale – che dovrebbe costituire un luogo della memoria – nella sua attuale condizione, che la vede privata dei nomi dei caduti presenti un tempo alle pareti, appare di fatto come un luogo in cui l’oggetto della memoria è in realtà assente – spiega il curatore - L’artista ha scelto di partire da questa situazione di assenza per provare a trasformare l’intero ambiente in un luogo non “della” ma “per la” memoria: uno spazio in grado di amplificare l’immaginazione degli avventori richiamando alla loro mente l’immagine e le emozioni suscitate dal ricordo”.
La prima formazione di Cristina Cusani come fotografa è intervenuta nella scelta di suggerire in qualche modo la sensazione che, oltrepassando la soglia della sala espositiva, si entri in una camera oscura per lo sviluppo fotografico. La sua opera è un dispositivo d’immaginazione, all’interno del quale le immagini prendono corpo non attraverso un processo chimico ma attraverso un processo narrativo. Ciò che vi appare è frutto dei ricordi delle tante persone cui l’artista si è rivolta: si tratta di amici, parenti e conoscenti di Napoli, tutti individui legati in qualche modo a lei e alla città; alcuni che ancora ci vivono, altri che l’hanno lasciata e per i quali questo territorio è solo il luogo del passato e della memoria.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 2 luglio e sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 16.30 o su appuntamento scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.