Povertà educativa e dei sentimenti in Tempi supplementari
La povertà educativa e dei sentimenti, soffocati dalla convinzione di non avere altra scelta che quella di percorrere la strada facile che porta ai soldi. È il tema al centro della trama di “Tempi supplementari”, il nuovo film di Corrado Ardone, autore e regista, interpretato da Ardone con Massimo Peluso e Simona Tammaro, e con Gigio Morra e Marzio Honorato.
Il film, che si preannuncia come un capolavoro del cinema indipendente, ha già raccolto i commenti positivi degli addetti ai lavori, tra i tanti il giornalista Stefano Prestisimone del Mattino lo ha definito un “Thriller comico-surreale girato con tecniche innovative, che nella seconda parte rivela un’anima profonda e malinconica”.
Il film è stato stato proiettato in anteprima al Cinema Excelsior di Ischia giovedì 14 luglio, per l’Ischia Global Fest, selezionato da un board internazionale che annovera nomi come Trudie Styler; Avi Lerner; Mark e Dorothy Canton e altri ancora.
“Ho realizzato un film che sentivo – ha spiegato Ardone - senza pensare troppo alle regole di mercato. Un film sincero, onesto, che parla certamente di sentimenti, ma lo fa in un modo non convenzionale. Ho scelto per questo film di non percorrere inizialmente le canoniche vie di distribuzione, per mostrarlo prima ai giovani, agli studenti, e alle persone che hanno scelto una vita violenta e che meritano un ‘tempo supplementare’, cioè una seconda possibilità nella vita. Sono nato nel rione Sanità, a Napoli, all’epoca della guerra tra i clan, molti miei amici hanno scelto di percorrere strade sbagliate. Io ho avuto la fortuna di incontrare un professore, che mi ha insegnato i sentimenti, e di innamorarmi dell’arte, del teatro e della scrittura. Volevo con questo film restituire e testimoniare la bellezza che mi ha affascinato”.
Il lungometraggio è stato prodotto dalla Maxima film di Marzio Honorato e Germano Bellavia, su un soggetto di Corrado Ardone ed Elio della Ragione, con la fotografia di Massimo Accarino, le riprese di Roberto Parlati, audio di Carlo Licenziato, scenografia di Peppe Zarbo e Ivano La Montagna, musiche di Peppe Bruno e Massimiliano Esposito, per la seconda campagna sul Cinema Sociale. La prima è stata realizzata, sempre con la regia di Corrado Ardone, producendo “Se mi uccidi poi a chi picchi”, il corto sulla violenza di genere che è diventato un manifesto capofila alla lotta contro il femminicidio.
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