Da Francesco Di Leva a Elio Germano, al Nest il festival delle arti e dello spettacolo
Proseguono gli appuntamenti della seconda edizione di “Est”, il festival delle arti e dello spettacolo di Napoli Est che Nest Napoli Est Teatro, in collaborazione con Callysto Aps hanno creato, con il contributo del MIC e del Comune di Napoli, per un mese di settembre di cultura e aggregazione tra concerti, danza e teatro.
Il festival fa parte del progetto culturale “Affabulazione - Espressioni della Napoli Policentrica” che coinvolge, oltre al teatro Nest, al centro Asterix e alle Officine San Carlo, anche luoghi insoliti, come la casa circondariale “Salvia” (Poggioreale), l’oasi WWF cratere degli Astroni e Auditorium Porta del Parco di Bagnoli; e, ancora, chiese, parchi, giardini e teatri.
Tutti gli eventi saranno totalmente gratuiti. Sarà necessario prenotarsi online ai singoli eventi esclusivamente sulla piattaforma eventbrite. Le prenotazioni dovranno essere confermate all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il programma
Giovedì 21 settembre 2023 alle 19 al teatro Nest ci sarà la restituzione del laboratorio Peer Gynt – Il corpo del sogno con Roberto Aldorasi. Durante il laboratorio che inizierà il 16 settembre, i giovani partecipanti sperimenteranno con Roberto Aldorasi le tecniche del teatro inteso come linguaggio privilegiato del sogno, netto e allo stesso tempo sempre ambiguo e faranno esperienza della costruzione e della messa in vita di figure che ai sogni danno i colori e la sostanza delle creazioni di uno degli artisti più originali del teatro di figura europeo, attraverso uno dei testi più significativi di Ibsen, appunto il Peer Gynt.
Un’altra serata di musica tutta da vivere il 23 settembre ore 20:30 al centro Asterix con il concerto di Elisabetta Serio. Sensibile, riservata, riflessiva, Elisabetta Serio trasfonde nella sua musica una duplice alchimia estetica: nel suo pianismo si fonde, con misurato equilibrio, un elegiaco lirismo melodico ad una leggera increspatura ritmica. Le prove di un live sono un canovaccio, una direzione della forma, ma ciò che si suonerà in quel momento, in quella situazione, con quel pubblico, è unico ed irripetibile, ed è questa la filosofia che mette in scena Elisabetta ogni qual volta che sale sul palco.
Si prosegue lunedì 25 settembre alle 21 al Nest con “E.T. L’incredibile storia di Elio Trenta”. Scritto dall’attore Luigi Diberti e dallo sceneggiatore Gianmario Pagano, con la regia di Francesco Frangipane e le musiche dal vivo di Raffaele Toninelli, rappresenta un’occasione doverosa per conoscere la storia di Elio Trenta, giovanissimo sognatore, curioso, intraprendente, intelligente e meraviglioso emblema della genialità italiana. E lo fa partendo da elementi storici reali, per poi concedersi una narrazione che lascia spazio alla fantasia ripercorrendo con magia la genesi di questa idea visionaria e la genialità di questo sconosciuto ragazzino umbro vissuto un secolo fa e morto troppo presto. Lo spettacolo ha debuttato nell’ambito del Todi Festival 2021, ottenendo consensi da parte del pubblico e della critica.
Martedì 26 settembre alle 21 al Nest sarà la volta di Così è (o mi pare), una riscrittura per realtà virtuale di Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello, adattato e diretto da Elio Germano, anche interprete di Lamberto Laudisi. Le riprese si sono svolte presso la Tenuta Bossi dei Marchesi Gondi e il Teatro della Pergola di Firenze, che con il suo Direttore artistico Stefano Accorsi ha fortemente voluto questo progetto, che segna proprio l’inizio di un cammino ideativo comune con Elio Germano. Lo spettacolo è stato pensato per essere realizzato in realtà virtuale, un nuovo strumento tecnologico, tra cinema e teatro, in grado di porre lo spettatore al centro della scena. Tramite cuffie e visori il pubblico si trova a essere non più a teatro, ma all’interno del lussuoso appartamento dove si svolge la storia, più precisamente all’interno del corpo di uno dei personaggi, che vede e ascolta tutto: il Commendator Laudisi, anziano padre di Lamberto, su una sedia a rotelle, invenzione non presente nel copione originale. Si apre così la possibilità di un’esperienza unica nel suo genere, utile alla finalità del racconto e alla riflessione sul tema pirandelliano di cosa sia reale e cosa sia vero.
Venerdì 29 settembre alle 21 al Nest assisteremo allo spettacolo “Via Senza amore 23” con Giuseppe Guadino, drammaturgia di Gianni Solla e la regia di Giuseppe Miale di Mauro. Il racconto di un uomo solo che prova a non esserlo. La dolcezza, il dolore, l’amicizia, le scelte drastiche dei genitori e l’amore che attraversano la vita di questo essere umano. Tra risate, malinconie e un pizzico di follia che sono la vita, se non altro quella di Gaetano, un impiegato del catasto di Napoli, convinto che i luoghi che abitiamo finiscano per abitarci. Il racconto è quello di un amore durato nel tempo, quello per una donna che gli ha cambiato la vita. In meglio? In peggio? Non è dato saperlo, l’unica cosa certa è che Gaetano quella donna non l’ha mai dimenticata.
Ultimo appuntamento sabato 30 settembre alle 21 al teatro Nest con lo spettacolo di danza “La conferenza degli uccelli”, narrazione teatrale danzata a cura di Anna Redi. Questo antico racconto sufi del 1177 ci parla di un gruppo di uccelli che partono alla ricerca del loro Re, il Simorgh. È un viaggio iniziatico alla ricerca del proprio sé più profondo e autentico dove solo un piccolo gruppo sopravvive agli ostacoli, alle sette valli, e arriva a destinazione. Stremati, dopo anni, si rendono conto che “Il Simorgh non era altro che essi stessi ed essi stessi erano il Simorgh”.
Dal 25 al 27 settembre ci sarà "Il corpo dell'attore", laboratorio con Adriano Pantaleo.
Cosa significa “stare in scena?”, come vivificare un testo attraverso il proprio corpo? Da Decroux a Barba, Adriano Pantaleo terrà un laboratorio per aspiranti attori che affonda le sue radici nelle tecniche del gioco teatrale per eccellenza: l’espressività fisica dell’attore.
Foto: Nuri Rashid