Sabato, 27 Aprile 2024

Dialogo contro le mafie al Teatro San Carlo aspettando I vespri siciliani

«Sarà abitata da facce a noi conosciute, dai nostri morti, dalle vittime delle mafie. Ho preso spunto da questa intuizione, secondo me geniale dell’opera, che mette al centro un conflitto che ognuno prende per sé e lo usa per non dimenticare».

Così Emma Dante spiega la sua rivisitazione dei Vespri Siciliani, l’opera di Giuseppe Verdi che debutterà al Teatro San Carlo di Napoli il 21 gennaio 2024. La regista palermitana ha partecipato a un “dialogo contro le mafie” insieme con Don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis e garante per i diritti dei detenuti del Comune di Napoli.

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«Elena, la protagonista – continua Dante – è principalmente una combattente, non è soltanto il simbolo di una storia sentimentale, ma è anche il centro di una coscienza politica. Quindi non ho potuto fare a meno di pensare a Rita Borsellino e a suo fratello. Lei entra in scena piangendo Paolo con il desiderio di vendicarlo, quindi per me oggi I vespri siciliani siamo noi».

Per Don Tonino Palmese «È una storia che legittima la ribellione, la protesta ma anche il cambiamento di potere da quello militare a quello mafioso. I nostri territori necessitano di questo cambiamento ma verso la democrazia e la partecipazione diffusa tra i cittadini. È una grande occasione perché grazie alla regia di questo spettacolo verranno ricordate le vittime della mafia siciliana e le nostre vittime della Campania. Abbiamo bisogno di mantenere una memoria autentica e di non rendere invano il loro sacrificio».

«Nell’ambito del progetto “Il Teatro San Carlo per il Sociale.  I volti della memoria per un presente di legalità” – annuncia il direttore generale del Teatro di San Carlo Emmanuela Spedaliere - dedicheremo le recite del 24 gennaio e del 31 gennaio ai familiari delle vittime innocenti della criminalità. Desideriamo mantenere vivo il legame profondo e vitale tra il nostro teatro e il mondo delle associazioni. All’interno del programma di sala di Vespri sarà presente un contributo speciale tratto dal libro Non chiamateli eroi di Nicola Gratteri Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli e Antonio Nicaso edito da Mondadori».

Lo spettacolo è una coproduzione tra il Lirico di Napoli, il Teatro Real di Madrid, il Comunale di Bologna e il Teatro Massimo di Palermo, dove è andato in scena nel 2022 a trent’anni dalle stragi di mafia del 1992.

Donatella Alonzi
Author: Donatella Alonzi
Giornalista professionista e videomaker. Animalista convinta, mamma di Lucia e di Bella, la sua buffa cagnolina.

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