Sabato, 27 Aprile 2024

Il Museo dell’Acqua di Napoli nella Rete Mondiale UNESCO

È stata presentata oggi presso la Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, l’adesione del Lapis Museum - Museo dell’Acqua di Napoli nella Rete Mondiale Unesco dei Musei dell’Acqua. Napoli è la prima metropoli del Sud Italia ad essere ammessa nella rete scientifica dell’Unesco, denominata Global Network of Water Museums (WAMU-NET).

La rete è stata fondata dal Programma Idrologico Intergovernativo (IHP) dell’Unesco per promuovere usi sostenibili del bene più prezioso per la vita. Il Global Network of Water Museums conta attualmente più di 90 membri in 41 diversi paesi nel mondo, di cui oltre una ventina in Italia, e i suoi musei fanno registrare, insieme, circa 20 milioni di visitatori all’anno. Il sito internet di riferimento – dove da oggi si trova anche il Museo dell’Acqua di Napoli – è www.watermuseums.net    

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La conferenza stampa è stata introdotta da Raffaele Iovine, presidente dell’Associazione Pietrasanta Polo Culturale Ets, che gestisce il Lapis Museum - Museo dell’Acqua di Napoli. Sono intervenuti: la presidente di ABC Acqua Bene Comune Alessandra Sardu; l’assessore regionale al Turismo Felice Casucci; il presidente di TE.AM Centro Studi Internazionale Territorio Ambiente e Beni Culturali Antonio Tosi. In collegamento da Venezia interverrà inoltre Eriberto Eulisse, direttore esecutivo del Global Network of Water Museums (WAMU-NET). 

Il Lapis Museum - Museo dell’Acqua è stato inaugurato nel sottosuolo della Basilica della Pietrasanta nel 2021 dall’Associazione Pietrasanta Polo Culturale Ets ed è stato realizzato grazie alla collaborazione dell'allora commissario dell'ABC Sergio D'Angelo. Il Museo ha riattivato due enormi vasche ricavate dal tufo scavato sotto ai Decumani in epoca greca (circa 2400 anni fa, quando Napoli fu fondata). Oggi sono raggiungibili anche grazie a un ascensore “archeologico” realizzato con il contributo della Regione Campania. Il valore scientifico e storico del Museo dell’Acqua viene ogni giorno illustrato da guide esperte che accompagnano visitatori e studiosi lungo il percorso sotterraneo, animato da giochi di luce e infografiche.

«Il Museo rappresenta un bene comune della città – dichiara Raffaele Iovine, presidente dell’Associazione Pietrasanta – e, grazie all’adesione alla rete Unesco, intende non solo contribuire alla tutela di questo straordinario patrimonio archeologico ma anche impegnarsi a promuovere politiche attive sul tema dell’acqua, incrementando le attività di educazione a un suo corretto uso e accogliendo sempre di più un turismo responsabile».

«Il riconoscimento Unesco è motivo di grande gioia - sottolinea Alessandra Sardu, presidente ABC - e certamente da conto dell’importante lavoro che è stato condotto negli anni per la valorizzazione del sito. Come ABC siamo orgogliosi di aver sostenuto questo progetto, di enorme valore storico culturale, e perfettamente in linea con la mission dell’azienda che è quella di valorizzare l’acqua come bene comune in tutte le sue manifestazioni». «Esprimo l’auspicio che un tema così importante e trasversale – dichiara l’assessore regionale al Turismo Felice Casucci - quale cardine dei progetti di sviluppo economico-sociale della Regione Campania, si affermi nella consapevolezza civica, grazie anche all’iniziativa Unesco. La cultura dell’acqua è il fondamento della vita e della relazione politico-istituzionale».

«L’affiliazione del Museo dell’Acqua di Napoli “Lapis” alla Rete Mondiale Unesco dei Musei dell’Acqua – spiega Eriberto Eulisse, direttore esecutivo del Global Network of Water Museums - conferma non solo la centralità del patrimonio storico partenopeo di civiltà delle acque nel bacino del Mediterraneo, ma anche il ruolo che oggi tutte le istituzioni devono svolgere per promuovere nuove attività educative verso usi più lungimiranti della risorsa - da quelli domestici e quotidiani a quelli su più vasta scala - per fondare una “nuova convivenza” con il bene più prezioso».

Author: Redazione

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