Il tempo delle stelle, nel libro di Virgilio la prospettiva maschile sulla genitorialità
Un romanzo che segna un percorso di crescita e consapevolezza perché per la prima volta, forse, viene affrontato il tema della maternità e della genitorialità da un punto di vista maschile. Quando il desiderio di genitorialità è sano e quando diventa ossessione? Quanto gli uomini vengono coinvolti in scelte “tipicamente” femminili come la volontà di fare un figlio, provandole tutte, e quanto, invece, dietro queste scelte finiscono per trincerarsi?
Il nuovo romanzo di Massimiliano Virgilio, in libreria dal 31 gennaio, “Il tempo delle stelle” (Rizzoli), racconta la storia di una coppia alla disperata ricerca di un figlio ed è ambientato in una Napoli splendida e terribile.
“Il libro si ispira a un fatto di cronaca realmente accaduto qualche anno fa in provincia di Napoli – spiega l’autore – uno di quegli eventi tragici che sconvolgono completamente la nostra comune percezione dei concetti di padre e figlio. Le cronache quotidiane sono piene di tragedie del genere, bambini abbandonati o abusati, tragedie rispetto alle quali si interroga soprattutto chi ha un forte desiderio di diventare genitore, ma non ci riesce, e si chiede come possano accadere cose del genere. È su queste contraddizioni che gioca il romanzo”.
“Il tempo delle stelle” sarà presentato domani, venerdì 3 febbraio 2023, alle 18, a Palazzo Venezia (Via Benedetto Croce 19, Napoli). Con l’autore ci sarà la scrittrice Patrizia Rinaldi.
Si tratta di un libro autobiografico?
È un romanzo ma chiaramente parlo di questioni che conosco molto da vicino, la vita dello scrittore è sempre dentro le sue storie, è un tutt’uno senza soluzione di continuità. Mi sono ispirato alle cronache dei giorni nostri così come all’esperienza di parenti e amici con figli, ma anche a chi figli non può averne e tenta e ritenta la procreazione assistita.
Una storia d’amore può davvero resistere a una prova come la mancata genitorialità?
I miei protagonisti, Giuseppe e Lara, ci riescono, riescono a non distruggersi come coppia davanti a un figlio che non arriva. Del resto, molto spesso non si sopravvive al contrario.
Dopo essersi devastati come individui, quindi, diventano alleati contro il mondo, al punto tale che arrivano a tramare qualcosa di molto pericoloso pur di raggiungere, seppure in maniera illegale, il loro scopo. Il punto di svolta è proprio la congiura di questa coppia nei confronti del mondo.
Quindi, alla fine, riusciranno ad avere un figlio?
Lo scoprirete leggendo il libro. Già in questi primissimi giorni dall’uscita, devo dire che sto avendo molti riscontri positivi: alcune donne mi hanno scritto, incuriosite dal fatto di scoprire finalmente il punto di vista maschile su certe faccende come la fecondazione, in cui il ruolo dell’uomo praticamente non esiste. Oppure sulla maternità, che è chiaramente una questione che riguarda la donna e il suo corpo, ma molti uomini finiscono per nascondersi dietro questa solitudine al femminile. Io lo trovo un atto di viltà. Altro tema è quello della conciliazione di famiglia e lavoro, altro nodo problematico per le donne.
Quanto è terapeutica per lei la scrittura?
La scrittura è sempre terapeutica: in questo caso, mi ha aiutato ad acquisire un punto di vista sui temi che affronto nel libro, mi è servita per elaborare dei pensieri, rimettere in ordine, fare un passo avanti nella scoperta anche di cosa si aspettano le donne dagli uomini oggi.
Giuseppe vive una evoluzione, dall’uomo che dice sempre di sì a tutto ciò che vuole Lara, alla fine, diventa un uomo capace di dire quello che pensa veramente.
IL TEMPO DELLE STELLE
Una coppia affiatata, che ha condiviso tutto. Eccoli, Giuseppe e Lara. Insieme hanno abitato case minuscole e piene di libri, nascosto segreti, salutato per l’ultima volta Pino Daniele in una piazza del Plebiscito gremita di gente in lacrime. Come un’unica entità, sono entrati nell’età adulta, diventando il giornalista d’inchiesta e l’operatrice sociale che sono oggi, attenti custodi dei propri riti quotidiani. Una coppia forte del passato e pronta al futuro. Sono però in quell’età in cui gli amici cominciano ad avere figli. I quaranta si avvicinano. E loro lo vogliono, un figlio? Se fosse troppo tardi? Ci provano. Aspettano in sale d’attesa di costosi studi medici, affidano le loro speranze a guru della fertilità e luminari, affrontano analisi, prelievi, diete mirate. Tutto allo scopo di diventare genitori. Perché Giuseppe vorrebbe diventare un padre migliore del proprio, sparito nel nulla. E Lara sa che non sarebbe una di quelle madri che parlano solo per vezzeggiativi. Ma un desiderio vissuto in maniere diverse può allontanarci dall’altro, senza che ce ne accorgiamo. Lasciare ognuno solo di fronte ai propri demoni. Poco a poco tornano in superficie profonde ferite che vengono dal passato: Lara e Giuseppe devono fare i conti con la parte migliore e quella più abietta di sé.
MASSIMILIANO VIRGILIO
L’autore è nato a Napoli nel 1979. Scrive per il cinema, la tv, è autore del programma Zazà su Rai Radio3. Con Rizzoli ha pubblicato, tra gli altri, L’americano (2017), diventato un bestseller in Cina, e Le creature (2020).