Mario vive, negli occhi di Paciolla il mare di Napoli
Mario guarda Napoli, nei suoi occhi si vede il mare. Al Liceo Elio Vittorini di Napoli, stamattina è stata inaugurata l'opera di Jorit dedicata a Mario Paciolla.
Un murale sulla facciata di ingresso di quella che fu la sua scuola, per ricordare e raccontare il giovane cooperante e giornalista napoletano morto in Colombia in condizioni ancora misteriose quasi tre anni fa. Un esempio per le nuove generazioni. Una icona che da oggi tutta la città conoscerà, sperando che la sua storia possa trovare una eco nazionale e la ricerca di verità e giustizia per Mario faccia il suo corso.
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La ricerca di verità e giustizia per Mario
Mario Paciolla (Napoli, 28 marzo 1987 – San Vicente del Caguán, 15 luglio 2020) è stato un giornalista, attivista e volontario italiano, assassinato durante l'esercizio delle sue funzioni di osservatore Onu dell’accordo tra governo colombiano e Farc. Sin dall'inizio, la causa della morte di Mario Paciolla è risultata essere poco chiara. Ritrovato impiccato con un lenzuolo, il suo decesso è stato inizialmente classificato come suicidio.
A seguito di una mobilitazione generale e di nuovi elementi, le autorità colombiane iniziano le indagini su quattro poliziotti, accusati di aver consentito a funzionari delle Nazioni Unite di prelevare oggetti personali della vittima. Anche la procura di Roma apre un fascicolo per chiarire la causa della morte del giovane attivista napoletano. Il caso Paciolla viene seguito dal legale Alessandra Ballerini, stesso avvocato dell'omicidio di Giulio Regeni. Il 19 ottobre 2022 la procura di Roma chiede l'archiviazione del caso, confermando il suicidio.
La prossima tappa di questa tormentata ricerca di verità è in programma a Roma il prossimo 16 maggio, giorno in cui gli amici di Mario, così come chi si è attivato in questi anni per lui, tra cui l’associazione Articolo 21 e la FNSI, promette di essere a fianco della famiglia, mentre il collettivo Giustizia per Mario già annuncia un flashmob davanti alle aule di giustizia della capitale.
L’opera di Jorit lì dove Paciolla si è formato
L’opera, realizzata dall’artista napoletano di fama internazionale Jorit, rientra in una campagna più ampia, promossa dal collettivo Giustizia per Mario Paciolla e dalla famiglia Paciolla con il sostegno di istituzioni e terzo settore, per tenere sempre viva la sua memoria e chiedere che la vicenda diventi un caso nazionale. Un’altra iniziativa, che segue la recente apposizione di una targa nei giardinetti di via dell’Erba all’Arenella, per non dimenticare la figura di Mario Paciolla e, allo stesso tempo, chiedere verità e giustizia per questo giovane uomo ucciso lontano dal suo paese mentre costruiva ponti di pace per l’Onu.
Al progetto hanno collaborato il Comune di Napoli, la Città Metropolitana di Napoli, la Municipalità 5, il Liceo Scientifico e Linguistico Elio Vittorini, il gruppo di imprese sociali Gesco, lo studio di ingegneria Argo, il consorzio Coop4Art, il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania (SUGC), l’associazione Articolo 21. La realizzazione dell’opera è stata possibile grazie a una partecipata campagna di crowdfunding pubblica gestita dal collettivo Giustizia per Mario Paciolla.
All’inaugurazione, che si è svolta presso l’aula magna del Liceo Vittorini, hanno partecipato molti giovani studenti, alcuni dei quali hanno recitato poesie scritte dallo stesso Paciolla. All’incontro hanno preso parte la vicesindaca di Napoli Laura Lieto, il dirigente scolastico del Liceo Elio Vittorini Giuseppe Tranchini, il presidente di Gesco Sergio D’Angelo, l’artista Jorit, il presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) Vittorio di Trapani, i genitori di Mario, Anna Motta e Giuseppe Paciolla, Simone Campora e Daniele Grano, del collettivo Giustizia per Mario Paciolla, e il rappresentante della città metropolitana di Napoli, Sergio Colella.
L’iniziativa ha visto la presenza anche di altre personalità cittadine e nazionali, tra cui l’ex presidente della Camera Roberto Fico, il coordinatore nazionale di Articolo 21 Giuseppe Giulietti, l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il giornalista Sandro Ruotolo, la portavoce per la Campania dell’associazione Articolo 21 Desirée Klein, il presidente della SUGC Claudio Silvestri e il segretario del SUGC Fabrizio Cappella.
Un momento emozionante, impreziosito anche dalla performance musicale di alcuni artisti napoletani che hanno abbracciato la causa di Paciolla, tra cui Andrea Tartaglia, Simona Boo, PeppOh, Valerio Jovine e Massimo Jovine.
Maggiori informazioni qui: https://www.giustiziapermariopaciolla.com