Mauro Giancaspro torna nella sua biblioteca
Ciao Mauro. A due mesi dalla sua scomparsa, Mauro Giancaspro torna alla Biblioteca Nazionale di Napoli per una giornata in suo ricordo che si terrà nella Sala Rari, mercoledì 14 giugno 2023, dalle ore 16.00.
Claudio Ciccarone racconterà la sua militanza intellettuale e il suo impegno di bibliotecario a favore della lettura e del territorio. Il momento culminante del pomeriggio sarà la lettura di alcuni suoi scritti, le testimonianze degli amici e dei colleghi, a partire dalla attuale direttrice della Biblioteca Nazionale Maria Iannotti.
Mauro Giancaspro, nato il 25 giugno 1949, è stato il direttore della terza per importanza biblioteca d'Italia, la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli, a cui restò sempre vicino con la sua esperienza anche opponendosi al progetto di trasferimento della storica Biblioteca in altra sede. Giancaspro diresse la Nazionale di Napoli dal 1995 al 2015 trasformando le difficoltà del dopo il terremoto in un' occasione per ripensare e ristrutturare il servizio di lettura in modo moderno e multimediale inserito nella città, motore di mostre, eventi, attività divulgative del patrimonio librario e della Cultura.
Il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, nel ricordare Mauro Giancaspro, ha sottolineato che “è stato un grande direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli. Uomo colto e appassionato. Ci mancheranno i suoi consigli”.
Tanti i nomi di grande respiro invitati da Giancaspro nella biblioteca di Napoli da Umberto Eco a Mario Scognamiglio, a Gianni Cervetti a politici come Oliviero Diliberto e Giulio Andreotti. Lo stesso Ministro San Giuliano presentò con Giancaspro nella Nazionale di Napoli il suo libro "Scacco allo Zar".
Scrittore arguto, saggista, uomo di grande e raffinata cultura e di profonda conoscenza, collaboratore anche di diversi giornali, ma innanzitutto Bibliotecario geniale e fuori degli schemi, Giancaspro affrontò, dando prova di grandi capacità, la sfida di dar vita dal nulla alla Biblioteca Nazionale di Cosenza, gestì il trasloco nella nuova sede della Biblioteca nazionale di Bari. Ma l'opera più ardua fu restituire alla città La Biblioteca di Vico, la nazionale dei Gerolomini, che fu chiamato a dirigere dopo il sequestro e di cui fu poi custode giudiziario. Una vita da bibliotecario vissuta pensando "che ogni biblioteca debba essere un luogo di aggregazione umana intorno alla cultura"un momento di comunicazione della cultura a tutti.