Venerdì, 22 Novembre 2024

Luciana Esposito presenta Nell’inferno della camorra di Ponticelli

La comunità La Locanda del Gigante (via Calabricito, Acerra) ospiterà la presentazione del libro Nell’inferno della camorra di Ponticelli, della collana Cronisti scalzi dedicata alla memoria di Giancarlo Siani, della giornalista Luciana Esposito, mercoledì 15 marzo 2023, alle ore 17.30.

L’autrice dialogherà con Mons. Antonio Di Donna  e Franco Mennitto. Introduce e modera Maria Russo.

Carlo Petrella, fondatore della comunità La Locanda del Gigante, agli inizi degli anni Ottanta, a Torre Annunziata, incontrò un giovane e coraggioso cronista, Giancarlo Siani, che si impegnò con tutte le sue forze per sostenere il suo progetto, La Zattera, per salvare i giovani emarginati, schiavi dell’eroina e dei mercanti della morte. Giancarlo lottò per realizzare il sogno di Carlo Petrella che scrisse “Non sono di Torre, ma ho sognato a Torre. Ho sognato di trasformare la merda in oro. Non ce l’ho fatta, ma è questa la direzione.”

Il libro:

Nell’inferno della camorra di Ponticelli è il  frutto di un lavoro di studio e ricerche durato 4 anni, il primo libro della giornalista Luciana Esposito, che narra cinque storie vere, incentrate sulle gesta dei boss che hanno più marcato la scena camorristica di Ponticelli e che si alternano alla tutt’altro che scontata normalità di "eroi buoni": persone oneste, costrette a subire la furia cieca ed illogica della malavita. Ma anche "eroi cattivi" che hanno avuto il coraggio di voltare le spalle alla camorra, scrivendo un finale diverso da quel copione che condanna alla morte violenta o al carcere le vite di chi si lascia ispirare dalle logiche criminali.

«Ponticelli – racconta Luciana Esposito - è un quartiere complicato, pieno di handicap e di criticità, (qui c’è la più alta percentuale di evasione scolastica d’Europa), nel quale vivono alcune delle persone più belle che abbia mai incontrato. Persone che non hanno nulla, ma che sanno dare tutto, con una grande dignità e un cuore immenso. Ponticelli è una Scampia emarginata. Mentre quest’ultima ha vissuto un innegabile riscatto nell’era post-faida e anche grazie alle produzioni cinematografiche, Ponticelli è una realtà che continua a restare marginale, soprattutto agli occhi dei politici. L’Italia ignora che contestualmente al piano d’abbattimento delle Vele di Scampia è partito anche quello del Rione De Gasperi di Ponticelli, con la differenza che il primo è andato avanti a spada tratta per regalare al mondo l’immagine sensazionalistica della “Vela in frantumi” e l’insediamento della prima sede universitaria a Scampia, quasi a voler scardinare gli stereotipi introdotti da “Gomorra”. Di contro, a Ponticelli ci sono ancora centinaia di famiglie che da decenni attendono un alloggio, con l’aggravante che tuttora è la camorra a gestire la compravendita delle case popolari. Vorrei vedere concretizzarsi anche a Ponticelli quel riscatto sociale puntualmente sbandierato dai politici durante le campagne elettorali. Vorrei vedere restituire dignità a dei cittadini, napoletani, italiani come tutti gli altri e soprattutto più opportunità per i ragazzi che troppo spesso finiscono nella rete della camorra, pur di riempire le loro giornate».

Luciana Esposito presenta Nellinferno della camorra di Ponticelli 1

Ilaria Saitta
Author: Ilaria Saitta
Laureata in Lingue e culture moderne per la comunicazione e cooperazione internazionale, si occupa di organizzazione eventi e scrive di cinema, teatro e musica.

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