Sax Maniacs a Villa di Donato

L’appuntamento con la musica dal vivo a Villa di Donato è per mercoledì 22 gennaio alle 20.30 con il quartetto Sax Maniacs: Peppe D’Argenzio al sax alto, Gianni D’Argenzio al sax tenore, Gianni Taglialatela al sax baritono e Luciano De Fortuna alle percussioni. Si esibiranno nella Sala degli Affreschi, che ospita i live del #SantEframoJazzClub – Winter.

I Sax Maniacs sono  quattro musicisti che praticano da anni una comune passione jazzistica e che offrono al pubblico uno spettacolo vario e coinvolgente, con incursioni in altri ambiti musicali: dal pop al rock, al funky e al blues. I Sax Maniacs privilegiano la tecnica degli head arrangements:  gli arrangiamenti creati mentre suonano o partendo da piccoli spunti mandati a memoria. IIl gruppo nasce nei primi anni ’90 come trio di sassofoni a “basso impatto ambientale”, vale a dire che non necessitano di grandi spazi né di amplificazione per esibirsi. Sono Peppe D’Argenzio (sax alto), Gianni D’Argenzio (sax tenore), Gianni Taglialatela (sax baritono), presenti negli ultimi vent’anni soprattutto nei club di jazz e sui palcoscenici campani e romani. Nel loro curriculum artistico figurano collaborazioni con Jean Louis Chautemps, storico sassofonista della scena jazzistica francese, oltre che con gli Avion Travel e il duo Musica Nuda. Nel 2024 hanno partecipato alla Maratona del Jazz Italiano che si è tenuta a L’Aquila. Da qualche anno al trio di sassofonisti si è affiancato il percussionista Luciano De Fortuna.

Con la rassegna #SantEframoJazzClub Villa di Donato si propone come una vera e propria Casa del Jazz Campano e mantiene, allo stesso tempo, la tradizione della calda accoglienza ai suoi ospiti.

Dopo il concerto, il pubblico potrà incontrare gli artisti nel momento conviviale, con piatti tradizionali della casa come il “Caldo Verde”, una zuppa di patate, cavolo nero e salsiccia forte, affiancato da una delicata lasagna radicchio e taleggio e chiusi da bicchierini di mousse al caffè e al cioccolato.

Per informazioni e prenotazioni scrivere a

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Tel.    345 706 9148

Costo (per spettacolo e cena): euro 40 (biglietto intero)

Formula i Magnifici 77: euro 35

Per gli artisti e gli under 35 anni: euro 35

VILLA DI DONATO

Villa di Donato è situata a Napoli nella cinquecentesca Piazza Sant’Eframo Vecchio in prossimità del convento dei Cappuccini e delle annesse Catacombe, in quella parte della Napoli antica che si trova alle spalle dell’Albergo dei Poveri e del Real Orto Botanico.

Per quasi due secoli Villa di Donato è stata l’anima del quartiere di Sant’Eframo Vecchio, fino a quando, nel 1974, venne chiusa per trent’anni. Oggi è un piccolo gioiello settecentesco nel cuore della città, l’unico casino di caccia di epoca borbonica sopravvissuto alla devastazione del tempo in area urbana. Grazie a Patrizia de Mennato, già professoressa di Pedagogia nell’università di Firenze ed erede della casa con il fratello Gianfranco, la Villa è stata riaperta e adibita a uso pubblico, per ospitare mostre d’arte, rassegne di musica e di teatro, ma anche eventi privati. La Villa, che custodisce preziosi affreschi con scene di caccia, antichi strumenti musicali e giardini interni dove si gustano le antiche pietanze di un tempo, è un luogo vivo, fatto di convivialità e di cultura, e conserva intatto il suo fascino.

L’ospitalità garbata, il rispetto dell’arte di saper ricevere e la sua natura raffinata di contenitore delle arti e della musica confermano la sua atmosfera di “casa” privata  aperta alla città. Dal 2016 ospita “Live in Villa di Donato”, rassegna di musica, teatro e musica da camera che ha riscontrato un grande successo, evento dopo evento, ponendosi come Polo delle Arti e delle Culture: opificio, laboratorio sempre aperto alla ricerca e osservatorio sulle nuove energie creative della città.

Villa di Donato ha vinto il Premio Green Care 2018 per il miglior spazio verde privato aperto alla città e il Premio Cultural classic 2019 per la promozione culturale in ambito sociale.

La sala dei concerti invernali

È situata al primo piano della Villa. Qui gli affreschi del periodo di Ferdinando IV - ottimamente conservati e mai restaurati - evocano scene di caccia e di vita campestre attraverso tralci di fiori, voli di uccelli, ghirlande e grottesche. Questi presentano anche riferimenti più domestici, ritraendo gli antichi abitanti della casa, dei fondi rurali di pertinenza e gli artigiani ed i progettisti che realizzarono la Villa. Le specchiere e gli arredi ricordano antichi giochi di luci e di candele.