Sabato, 04 Maggio 2024

La ricreazione è finita, storie di rivelazioni e rivoluzioni

Il secondo libro di Dario Ferrari, edito da Sellerio, è una commedia accademica, nel senso che è la storia di un Marcello Gori, trentenne irrisolto, laureato con estrema tranquillità, ricercatore universitario fuori corso, un underdog che, grazie ad un incredibile allineamento dei pianeti, vince inaspettatamente il dottorato in italianistica e che, per imposizione del suo prof, inizia ad approfondire un autore minore, Tito Sella, protagonista degli anni di piombo nella provincia viareggina.

Il racconto principale ruota attorno al 30enne protagonista, millennial intorpidito, inerziale, irresponsabile “le decisioni della mia vita le ho sempre prese a caso” e si intreccia con la ricostruzione storica deli eventi collegati al gruppo terroristico capeggiato da Tito Sella, la sedicente Brigata Ravachol (dal nome dell’anarchico francese).

Il punto di incontro tra queste 2 giovinezze parallele di epoche completamente differenti è la ricerca di una autobiografia mai trovata di Sella, la cd. Fantasima “parola vecchia, a metà tra la fantasia ed il fantasma, perché le cose che facciamo appartengono ad una specie di mondo onirico, e però di un onirico sinistro, quasi un incubo: un fantasma, appunto”.

Nel suo percorso di studi e di crescita, Marcello trova sé stesso e svela, lentamente ma inesorabilmente, la vera natura della Brigata, ragazzi di provincia che, come i loro coetanei di quell’epoca che presagiva un cambio radicale, decidono di ribaltare il banco, in un crescendo che parte da atti quasi goliardici e goffi ed arriva ad azioni violente e criminali “non è che possiamo fare la rivoluzione con il punto a croce”.

Molto divertente l’impatto di Marcello, personaggio privo di tatto e di forma, con la Geopolitica Accademica e col mondo ipercodificato dell’Università «non gli ha detto colto, ma dotto, che è il gradino inferiore. Dotto significa "una palla mortale, per quanto erudita» (dal “dizionario di traduzione italiano-accademichese”).

Una prova letteraria brillante, godibile, scorrevole, una riflessione accurata che prova ad indagare due generazioni di trentenni di provincia in due scenari completamente diversi e che, in maniera onesta, non romanticizza ma contestualizza l’analisi sugli anni ’70.

Molto ricchi i riferimenti letterari, filosofici, storici, seminati in giro per il libro come briciole da cogliere una per una, da Oblomov a Kafka, da Riccioli d’oro a Celine, tutti concentrati sapientemente in una storia che ha la capacità, di farsi trovare da una parte in cui non te l’aspetti, in una progressiva, continua, spiazzante, scoperta, sempre col sorriso sulle labbra ed il cervello acceso.

Infine, deliziosa la frase finale, che reinterpreta Italo Calvino “a volte uno si crede giovane, e invece è soltanto un incompleto”.

L’autore

Dario Ferrari è un autore italiano. Nato a Viareggio, ha studiato filosofia a Pisa dove ha conseguito un dottorato di ricerca. Ha esordito nella narrativa con La quarta versione di Giuda (Mondadori, 2020). Nel 2023 esce per Sellerio, La ricreazione è finita.

La ricreazione è finita storie di rivelazioni e rivoluzioni 1

Dario Bello
Author: Dario Bello
Appassionato di politica, letture, cultura, cinema, Curva B.

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