A Galleria Toledo uno spettacolo ispirato a Oriana Fallaci
Dal 2 al 4 febbraio 2024 a Galleria Toledo, teatro stabile d’innovazione ai Quartieri Spagnoli (in Via concezione a montecalvario34), diretta da Laura Angiulli Le Belle Bandiere presenta “Nella lingua e nella spada: in solo”, progetto di musica e teatro ispirato alle vite e alle opere di Oriana Fallaci e di Aléxandros Panagulis, elaborazione drammaturgica, regia e interpretazione Elena Bucci.
Un melologo di più anime
Si ispira alla storia del poeta e rivoluzionario greco Alekos Panagulis e della giornalista e scrittrice Oriana Fallaci: si incontrano per un’intervista che resterà nella storia proprio il giorno in cui Alekos, incarcerato per un attentato al dittatore Papadopoulos, condannato a morte e poi graziato, viene liberato grazie ad un forte movimento internazionale.
Restano allacciati, fra discussioni, lotte per la libertà, allegria, solitudini e speranze, fino alla morte di lui per un misterioso incidente, nel 1976. Alekos trova nella poesia una cura per resistere alla violenza della tirannia e del carcere; Oriana fa del suo lutto un libro. Irriducibili, spesso isolati e solitari, mai vinti nella vitalità e nell’energia, trasformano il dolore in scrittura, memoria di tutti, un tesoro al quale attingere quando manca il coraggio.
Musica in playback di Luigi Ceccarelli con registrazioni di Michele Rabbia e Paolo Ravaglia sonora Raffaele Bassetti disegno luci Loredana Oddone.
«Non ho strappato brani dal libro “Un uomo” di Oriana Fallaci – scrive Elena Bucci - Lei non lo avrebbe voluto. L’ho letto e riletto, ritrovando spesso l’emozione della prima volta che lo aprii, in un viaggio in Grecia, molti anni fa. L’ho trasformato attraverso la mia immaginazione e la mia memoria. Ho letto quasi tutto quello che ha scritto, ho studiato la sua biografia, ho letto le interviste. Ho letto le poesie di Alekos Panagulis, le sue interviste, la sua biografia. Ho cercato tracce di quello che ha detto e fatto, di quello che gli altri hanno scritto e detto di lui. Ho immaginato quello che non so della sua breve vita, delle sue follie, dei suoi ideali. Ho sentito come il suo coraggio libero fosse un gesto poetico, uno scialo.
Ho lasciato che emozioni e notizie decantassero e ho raccontato questa storia d’amore e libertà con le mie parole: non ho la pretesa di poter raccontare Alekos e Oriana, ma posso rendere loro omaggio raccontando cosa sono stati per me».
«Un progetto – scrive Luigi Ceccarelli - dove i musicisti non eseguono una partitura precostituita e immutabile, ma in cui ogni strumentista contribuisce, con la condivisione della propria identità musicale alla costruzione della partitura generale. Paolo Ravaglia e Michele Rabbia non sono semplicemente esecutori, ma interpreti e creatori all’interno di una struttura in cui testo, voce e suono dialogano tra loro combinandosi senza perdere la loro individualità».
Orari degli spettacoli: venerdì e sabato ore 20.30, domenica ore 18.